domenica 27 settembre 2020

Verso il ballottaggio del 4-5 ottobre per Steven Palmieri sindaco

Il verdetto delle urne dello scorso 20 e 21 settembre ha assegnato oltre il 40% delle preferenze al candidato sindaco Steven Palmieri. Si tratta di un risultato notevole, per il quale desideriamo ringraziare sentitamente i nostri sostenitori, che non ci hanno fatto mancare il loro appoggio. Anzi, i candidati che 4 anni fa si presentavano con le liste SiAmo Alpignano e Alpignano SiCura e ora sostengono il progetto "Facciamo Squadra per Alpignano" hanno tutti incrementato il numero di preferenze ricevute: un attestato di stima che ci riempe di orgoglio e che ci sprona a fare sempre meglio.



Tuttavia, per quanto ragguardevole, tale risultato non è sufficiente per vincere le elezioni, in quanto la legge assegna la carica solo a coloro che superano il 50% al primo turno.

Per questo, il 4 e 5 ottobre è necessario tornare alle urne per ribadire anche al ballottaggio il nostro sostegno al nostro candidato sindaco.

È importante far conoscere il nostro progetto anche a persone che al primo turno non hanno votato o l'hanno fatto per altri candidati: in questi giorni ci sarà ancora modo di farlo, anche incontrando il candidato sindaco e la squadra nei seguenti luoghi e orari:

  • lunedì 28 (Borgo Talle)
    • alla stazione: dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19
    • al Parco Baden-Powell (Belvedere): dalle 10 alle 12
    • al Parco Grande Torino (via XXV Aprile): dalle 15 alle 17
  • martedì 29 (Borgo San Giacomo)
    • di fronte al Roxy Bar: dalle 14 alle 15
    • a Lattolandia: dalle 15 alle 17
    • al Maiolo: dalle 17 alle 19
  • martedì 29 (sulla piattaforma virtuale ZOOM): confronto preelettorale con domande dei cittadini - info cliccando qui.
  • mercoledì 30 (Borgo Sassetto)
    • davanti alla scuola Gramsci: dalle 7.30 alle 9
    • al mercato di piazza Berlinguer: dalle 9 alle 11
    • di fronte alla scuola Tallone: dalle 11 alle 13
    • al piazzale Carrefour: dalle 15 alle 17
    • al campo sportivo Allende: dalle 17 alle 19
  • giovedì 1 ottobre (Centro)
    • in Piazza Caduti: dalle 9 alle 11
    • di fronte alla scuola Turati: dalle 11 alle 13
    • al mercato della Coldiretti (piazza Otto Marzo): dalle 15 alle 17
    • di fronte alla gelateria Via Mazzini: dalle 17 alle 19
Vi aspettiamo!

mercoledì 16 settembre 2020

Alpignano: i candidati sindaci a confronto

Questa sera alle 21 L'Agenda News organizza un confronto in streaming fra i cinque candidati sindaco. Sarà possibile assistere gratuitamente. Tutte le istruzioni e il link per accedere li trovare cliccando qui.

La scorsa settimana c'era già stato un confronto sponsorizzato dal settimanale La Valsusa. Il video integrale è disponibile al seguente link: https://www.facebook.com/watch/?v=663927037562286&extid=cUF8fUdSUFVmnWse.

domenica 6 settembre 2020

ECO-LOGICA, SOLIDALE, FUTURA: tre liste per Steven Palmieri candidato sindaco



Alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre, non troverete sulla scheda i simboli di SiAmo Alpignano e Alpignano SiCura come avvenne nel 2016. Come annunciato nei mesi scorsi, infatti, il nostro "Laboratorio delle Idee" ha voluto unire le forze agli esponenti di quelle forze politiche esterne che hanno accettato di condividere il programma, creando un progetto politico nuovo in continuità con il nostro "Progetto in Comune". Hanno accettato questa collaborazione le sezioni locali di PD, Azione, Italia Viva, PSI, +Europa, Centro Democratico, nonché cittadini indipendenti che hanno visto in questo progetto un'opportunità valida e concreta per il futuro di Alpignano.
Un gruppo formato per lavorare sul progetto politico alpignanese sulla base dei nostri pilastri storici: sostenibilità, solidarietà e cittadinanza attiva. Hanno aderito a questo progetto molti sostenitori, e per questo sono state create tre liste, i cui simboli e nomi rispecchiano i pilastri sopra menzionati e l'aderenza ad un progetto territoriale come quello che dal 2011 portiamo avanti. Per questo, sulla scheda elettorale, troverete i simboli di ALPIGNANO ECO-LOGICA, SOLIDALE e FUTURA.
Il candidato sindaco per questa squadra di 39 candidati consiglieri (il 54% donne, e un quarto con età inferiore a 40 anni) è STEVEN PALMIERI, ingegnere alpignanese di 36 anni ed ex presidente della Pallacanestro Valledora.
Come sempre, non vi chiediamo un voto sulla fiducia, ma basato sull'informazione: per questo desideriamo rimandarvi al sito stevenpalmieri.it, dove troverete tutte le informazioni oltre al nostro programma elettorale per questo mandato.
Buon voto a tutti.

Qui di seguito, i candidati per ciascuna lista. Come sempre, per votare occorre fare una croce su uno dei tre simboli e scrivere uno o due nomi (un maschio e una femmina) della medesima lista.


venerdì 22 maggio 2020

Un ponte "di emergenza" per Alpignano


Alla luce dei recenti avvenimenti riguardanti il Ponte Nuovo, abbiamo scritto al Commissario Prefettizio di Alpignano con la speranza di poter essere utili con l'idea di una soluzione momentanea per quanto riguarda la delicata situazione che la viabilità alpignanese si troverà a vivere a partire da oggi. Ecco il testo della comunicazione che abbiamo inviato.

"Siamo ben consapevoli che la sistemazione del ponte sia urgente, in quanto si tratta di un'operazione più volte sollecitata dalla nostra amministrazione a partire dal 2018 alla Città Metropolitana di Torino, la quale aveva poi ottenuto dal governo nazionale i fondi necessari a procedere con i lavori lo scorso dicembre 2019. Pertanto siamo lieti che tali lavori si possano cominciare al più presto a beneficio della sicurezza di alpignanesi e non.
Tuttavia, considerato che il ponte in questione rappresenta per chilometri l’unico attraversamento veicolare sul Fiume Dora Riparia, eccettuato il “Ponte Vecchio”, che però è molto più stretto, la sua chiusura mette in enorme difficoltà i residenti, i lavoratori e gli esercizi commerciali alpignanesi, già messi a dura prova dall’emergenza sanitaria.
A questo proposito, al fine di limitare i disagi e venire incontro alla popolazione della zona, ci permettiamo di suggerire al Comune di Alpignano di attivare urgentemente i contatti per la realizzazione di un ponte provvisorio da parte del genio militare. Tale decisione permetterebbe, nel tempo necessario alla messa in sicurezza del Ponte Nuovo, una viabilità alternativa che possa andar incontro alle esigenze dei nostri cittadini e dei comuni limitrofi".

mercoledì 4 marzo 2020

Lettera aperta: il destino delle ciclabili

Una pagina del progetto di viabilità sostenibile presentato un anno fa e mai attuato


All’attenzione di Andrea Oliva, ex sindaco di Alpignano
e di Maurizio Morra Di Cella, ex assessore ai lavori pubblici e ambiente

Alpignano, 4 marzo 2020

Gentilissimi,
in quanto ex consigliere comunale della maggioranza di cui anche voi siete stati parte in veste di assessore e sindaco, vi scrivo per esprimere il mio rammarico in relazione al disinteresse dimostrato dall’organo esecutivo rispetto ad una chiara direttiva proveniente dal gruppo politico.
Come sapete, ho personalmente avuto mandato da parte dell’assemblea politica di Alpignano SiCura e SiAmo Alpignano, voi inclusi, di redigere un piano di viabilità sostenibile per il nostro comune. Ciò per adempiere a quanto scritto nel nostro programma di mandato, che recita, fra l’altro: Alpignano non è un paese per biciclette. […] Una città che vuole modernizzarsi non può trascurare la presenza di una viabilità ciclopedonale, che nel nostro paese deve tradursi in un’infrastruttura leggera, mista […]. Bisogna ripensare a un’organizzazione della viabilità che metta a sistema tutti gli elementi che compongono una mobilità sostenibile [fra i quali] il traffico ciclopedonale.”
A tal fine, ho coordinato un gruppo di lavoro che coinvolgeva non solo membri eletti e non eletti dei nostri gruppi consiliari, ma anche persone ed esperti della società civile. Questo tavolo di confronto si è riunito per diversi mesi, tra settembre 2018 e gennaio 2019, lavorando alacremente e con metodo, mettendo a punto un progetto di viabilità sostenibile che fosse veramente rispondente ai bisogni della cittadinanza, sia dei suoi pendolari sia del traffico interno, e che gravasse il meno possibile sulle casse comunali. Quest’ultimo punto in particolare è stato affrontato cercando di creare un progetto che, pur nella sua unitarietà, fosse modulare e per quanto possibile realizzabile insieme ai lavori di riasfaltatura degli assi viari principali e secondari. In tali occasioni si sarebbero creati anche i suddetti percorsi di mobilità leggera, con minimo dispendio di denaro pubblico in quanto il progetto era già scritto e la sua realizzazione in quasi tutte le sue parti non avrebbe previsto la creazione di ulteriori infrastrutture, fatta salva la normale integrazione della segnaletica verticale e orizzontale. Nella maggior parte del suo sviluppo, l’intervento si sarebbe dovuto concretizzare nel ridimensionamento delle corsie di marcia e nella contestuale creazione di corsie preferenziali destinate alla mobilità leggera.
Il progetto, nella sua interezza, ha ricevuto l’approvazione del nostro gruppo politico ai fini del compimento del programma elettorale ed è stato depositato presso la giunta, in vostra presenza, nel mese di febbraio 2019.
Tutto ciò nonostante, in questi mesi abbiamo assistito ai lavori per la ribitumazione di vari chilometri di strade e alla realizzazione di infrastrutture iscritte nel piano di abbattimento delle barriere architettoniche – tutti lavori che meritano il nostro plauso in quanto anch’essi parte della nostra visione di città. Tuttavia, mi domando perché sia stato invece del tutto ignorato un progetto di miglioramento già pronto, che aveva coinvolto più forze (politiche e non) del territorio, e che avrebbe dato una risposta sostanziale e un deciso indirizzo politico in relazione all’annoso problema del traffico di attraversamento del nostro comune, nonostante i ripetuti solleciti da parte del sottoscritto e di altri consiglieri comunali di maggioranza.
Non i resta che augurarmi che tale disegno, che da un anno giace all’assessorato ai lavori pubblici e presso i relativi uffici tecnici, possa essere finalmente valorizzato da una prossima maggioranza che speriamo veramente attenta, non solo a parole, a questi aspetti, oggi più che mai fondamentali per la nostra società.
Cordiali saluti
Giacomo Bosio
ex consigliere SiAmo Alpignano

lunedì 2 marzo 2020

Solidarietà a Olimpia Orioli


Oltre al danno, la beffa: la nostra concittadina onoraria Olimpia Orioli non solo non vede ancora giustizia per il caso della morte del figlio, ma il mese scorso è stata condannata al pagamento delle spese processuali (qui, al minuto 9:30, la notizia sul TGR Basilicata).

La nostra associazione si è unita al coro di lettere di sostegno inviate al pool di avvocati che supporta la signora Orioli. Pubblichiamo qui di seguito il testo del nostro messaggio.
La signora Orioli con l'ex vice-sindaco Brignolo e il presidente dell'Ass. Calabresi Lotufo
L'associazione di cultura politica “Il Laboratorio Delle Idee” intende manifestare la propria vicinanza alla concittadina in questo momento di particolare difficoltà di un percorso giudiziario già lungo e travagliato.


Infatti, a distanza di 32 anni dall’inizio di questa vicenda, apprendiamo che oggi si chiede il risarcimento delle spese processuali alla signora Olimpia Orioli.

La nostra associazione ha la propria sede ad Alpignano (TO), e nel supporto dei cittadini alpignanesi la sig.ra Olimpia Fuina Orioli ha trovato da tempo non solo la cittadinanza onoraria, bensì una vera e propria seconda casa e famiglia. In qualità di concittadini che difendono e promuovono la partecipazione politica attiva, l’impegno sociale e l’applicazione dei principi di legalità e giustizia non possiamo che manifestare ora più che mai la nostra vicinanza alla sua lotta pacifica per ottenere risposte. Come più volta Olimpia ha avuto modo di dirci durante le riunioni pubbliche a cui abbiamo avuto l’onore di partecipare, una mamma ha il diritto di sapere la verità. Senza la verità non c’è giustizia e senza giustizia non c’è libertà. Olimpia ha il desiderio e secondo noi il diritto, di presentarsi al cospetto di Luca “non a mani vuote”. Le basta la verità. Crediamo anche che il lungo calvario che ha dovuto sostenere, psicologico, mediatico, economico debba avere il nostro sostegno ma anche quello delle istituzioni. Non possiamo prendere che il sostegno passi attraverso la “cum patior” latina e nemmeno attraverso il sentimento della prossimità, ma possiamo pensare che le Istituzioni, ognuna per la propria parte di competenza, possano fare un gesto concreto, solidale di equità verso Olimpia Orioli.

Vi chiediamo quindi, con tutta il rispetto che poniamo nelle Istituzioni che in una Repubblica Democratica in cui la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione l’impegno a colmare le mani di Olimpia, ed un “ripensamento” sulla opportunità che a questa mamma venga richiesto (dopo tanto dolore) anche il ristoro delle spese legali di questa terribile vicenda.

sabato 15 febbraio 2020

In risposta alla petizione dell'arch. Bontà





Sta circolando da qualche giorno questa lettera, che diffonde pesanti insinuazioni sull’attività del Consiglio comunale, che ha approvato in seduta del 26 marzo 2019 (delibera n. 16) il progetto di variante generale del piano regolatore, lo strumento che detta le regole per la crescita urbana e che stabilisce i parametri normativi scaturiti dalle scelte politiche sulla visione di città. Quelle stesse scelte politiche che hanno inciso sulla conservazione del territorio agricolo e libero a favore di una maggiore densificazione urbana, principi che erano stati ampiamente illustrati già a partire dalla campagna elettorale e che quindi erano a conoscenza dei cittadini e degli operatori. Così come – questa lettera - sembra mettere in discussione l’attività della Regione Piemonte, che ha emanato la leggere regionale n. 16 del 2018, cosiddetta “sulla rigenerazione urbana”, che ha permesso - sempre al Consiglio comunale, nella seduta del 17 settembre 2019 (delibera n. 47) - di esprimere parere positivo sulla proposta progettuale della nuova costruzione citata nella lettera e conferendo mandato all’ufficio tecnico di procedere con il rilascio del permesso di costruire.
I suddetti passaggi sono peraltro già stati illustrati ampiamente al sig. Bontà da parte dell’ufficio tecnico, altro soggetto coinvolto, che sta attualmente istruendo la pratica per la concessione edilizia dell’immobile a cui il consiglio comunale ha legittimamente concesso la premialità avendo rispettato tutti i parametri richiesti dalla legge regionale.
Quindi anche l’ufficio tecnico comunale, l’urbanista e tutto il gruppo politico, insieme al consiglio comunale e alla regione, avrebbero tutti insieme concordato una misura speculativa per favorire interessi privati? Si sta affermando questo esattamente? Oppure abbiamo capito male?
p.s. se l’estensore come afferma desidera inviare un “ricorso alla Regione Piemonte”, il consiglio è di correggere “ad ok” con “ad hoc”. È un’espressione latina, non anglosassone

venerdì 7 febbraio 2020

PEBA e PRGC: due nostri regali per lo sviluppo della città

Foto da Luna Nuova di oggi
ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE. Si sono conclusi in questi giorni i lavori per la realizzazione del primo lotto del Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) lungo l'asse di via Garibaldi. Proprio oggi Luna Nuova ha pubblicato la testimonianza di una famiglia con una figlia disabile e di come la realizzazione di progetti come questo sia fondamentale per rendere più semplice la quotidianità di chi convive con una disabilità. 
La realizzazione del PEBA è certamente un'eredità positiva della nostra amministrazione. La sua realizzazione è stata resa possibile grazie all'ex assessore al welfare Gianni Brignolo, il quale più volte ebbe a dire come "la disabilità non è un problema lontano, ma ci riguarda tutti, in quanto tutti durante le nostre vite vi possiamo venire a contatto anche in prima persona". Brignolo è stato promotore durante il nostro mandato della realizzazione della Consulta delle Disabilità, la quale ha collaborato con gli uffici comunali per la stesura di un piano del PEBA che rispondesse alle reali esigenze dei nostri concittadini con problemi di mobilità.
Alla consulta e agli uffici comunali va dunque il nostro GRAZIE, ma anche ai consiglieri comunali, che hanno approvato il finanziamento per quest'opera a lungo attesa.

PIANO REGOLATORE. È sempre di questi giorni la notizia della pubblicazione definitiva del nostro nuovo piano regolatore, che ha superato anche l'ultimo scoglio in Giunta Regionale: "Dopo un lunghissimo lavoro di risistemazione del progetto ereditato dall’amministrazione precedente, durato due anni e mezzo, finalmente la Variante generale del piano regolatore di Alpignano ha avuto l’ok dalla Regione Piemonte", spiega l'ex assessore all'urbanistica Tamara Del Bel Belluz, in un post su Facebook.
Questo pesante lavoro di revisione, dovuto alle 64 pagine di osservazioni ricevute dalla regione, ha rimesso a posto le norme e reso congruente il piano con i suoi principi, sia rispetto al recupero del centro storico, per il quale mancavano gli strumenti operativi tecnici per gestire la perequazione urbanistica, sia rispetto al contenimento di uso del suolo, andando a operare scelte realmente strutturali e non solo di principio, nelle zone da salvaguardare: il Colgiansesco, la scuola Gramsci, il confine est a ridosso della mancata bretella Rfi, e altri piccoli contesti locali e di usi impropri. Tutto questo senza interferire con il potenziale sviluppo dell’area industriale e delle zone commerciali, che sono state invece oggetto di accurata integrazione di funzioni, per migliorarne la stratificazione e l’offerta.
I ringraziamenti dell'ex assessore vanno all’architetto Paola Bisio, della Regione, con la quale si sono svolti lunghi ma fondamentali confronti in Regione, all’architetto Maria Sorbo, apprezzatissima urbanista che ci ha permesso di risolvere rapidamente tutte le “magagne” ereditate, e all’architetto Franco Titonel, che ha individuato tutti gli ulteriori punti deboli, insieme all’ing. Cristina Baima; insieme hanno fatto del loro meglio per lavorare in questo periodo di regime di salvaguardia per non bloccare totalmente l’edilizia. "A loro il mio più sincero e dovuto ringraziamento, per il lavoro svolto e per l’attenzione con cui si sono dedicati a risolvere i problemi di questo fondamentale strumento per la città".
Ai ringraziamenti si uniscono gli auguri di buon lavoro a tutti gli operatori che si troveranno ora a progettare sul nostro territorio così come alle future amministrazioni, a partire da quella che sarà eletta a maggio, che troverà uno strumento adeguato per progettare il futuro sviluppo del paese.

martedì 4 febbraio 2020

30 gennaio 2020: davanti ai cittadini!


 
Opificio Cruto: iniziano i lavori della serata

Il gruppo di lavoro stretto intorno al “progetto in comune” ha iniziato, subito dopo i turbolenti giorni che vanno dall’11 dicembre, data del ritiro delle deleghe a Brignolo e Del Bel Belluz, al 23 dicembre, data in cui si sono dimessi 7 consiglieri di maggioranza, a interrogarsi su come proseguire nel cammino e su come porre freno alle dichiarazioni molto scorrette rilasciate da uno scatenato ex primo cittadino e dall’ex presidente del consiglio.
Le pesanti provocazioni, fatte circolare sui media per giustificare una decisione assurda, destabilizzante e improvvisa da parte del sindaco, insieme a una giusta preoccupazione dei cittadini consapevoli delle tante le attività in corso, hanno fatto apparire fondamentale la necessità di ribadire le motivazioni delle dimissioni e di ristabilire la centralità del progetto e di chi lo ha sostenuto e animato.
Per la prima volta nella storia recente di questa città, i cittadini hanno finalmente visto convergere gli sforzi di esponenti politici e uffici comunali, in una stessa direzione di buona amministrazione e di etica lavorativa. Per questo molti alpignanesi si sono giustamente preoccupati, e anche stupiti, per la mancanza di lungimiranza delle azioni del sindaco, che ha mandato a monte un progetto senza riuscire ad argomentare in modo logico e coerente. Ma per molti è stato comunque difficile accogliere la decisione dei consiglieri, pur comprendendo  che una tale reazione dovesse avere profonde ragioni politiche e non fosse solo un capriccio di consiglieri indispettiti.
Era quindi necessario spiegare come mai un gruppo politico stacca la spina, senza che fossero emersi scandali o gravi illeciti o altre motivazioni sensazionalistiche. Era necessario ribadire che i problemi c’erano da qualche tempo, e si stava tentando di andare avanti con spirito di sacrificio e responsabilità; ma l’allontanamento dei due assessori, un grave segno di sfida, ha fatto saltare il coperchio.
La domanda che tutti si sono posti è stata: ma quali erano i problemi?
La scelta di come rispondere in realtà era già intrinseca al progetto, che aveva come suo elemento fondante il confronto aperto coi cittadini. E quindi ritrovarsi vis a vis, dopo tanto tempo che questa modalità non veniva più adottata, con la città, è stata la caratteristica che ha fatto nascere spontaneamente il bisogno di confrontarsi direttamente con i cittadini, organizzando un incontro pubblico e mettendosi in gioco in prima persona. Ci siamo presentati alla città, per raccontare come sono andare veramente le cose, e per ribadire che il nostro progetto stava deviando dal suo percorso originario, e non è più stato possibile ricondurlo sui binari.
Nella serata pubblica del 30 gennaio abbiamo chiarito la posizione dei consiglieri, che hanno potuto spiegare che cosa rappresenta il progetto votato nel 2016, e confermare che a un certo punto le cose sono andate storte perché il sindaco, espresso dal gruppo politico per rappresentarlo, ha smesso di aderire a questo progetto. A una presa di posizione politica di Oliva, sono seguite azioni politiche dirette da parte dell’organo fondamentale di un comune, ovvero i consiglieri, ai quali è parso chiaro che i presupposti costitutivi del patto politico stretto intorno al progetto non erano più rispettati.
Affronteremo uno a uno in successivi comunicati tutti i vari temi toccati, poiché ciascuno richiede un approfondimento, e inizieremo proprio esaminando i principali aspetti politici del nostro progetto e gli atti determinanti l’epilogo.
La serata è stata anche occasione per riscattare le due figure degli assessori “licenziati”, associati a due temi fortemente caratterizzanti, quali il trasferimento dell’Asl e il recupero del Castello di Provana, e rispetto ai quali sono apparse pesanti insinuazioni. E anche su questi temi verranno predisposti specifici approfondimenti.
La serata è stata ampiamente partecipata, segno di un grande bisogno di sapere “perché” siano state prese decisioni così drastiche. E le domande sopraggiunte sono state tantissime e variegate.
Siamo davvero molto grati ai cittadini che sono intervenuti e che ci hanno stimolati, facendoci comprendere una volta di più quanto questo progetto, nato in seno ai due gruppi “Alpignano SiCura” e “SiAmo Alpignano”, stesse andando nella direzione giusta, e siamo orgogliosi di poter dire che noi continueremo a rappresentarlo e a portarne avanti le idee originarie.
Quello che si vede oggi sul territorio è l’esito di un processo avviato appena insediati, che aveva come obiettivo principale quello di rimettere in moto la macchina comunale, senza sprechi e con un bilancio congruente alle attività previste. Ed è soprattutto l’esito di un lavoro di squadra.
Dinanzi a chi oggi tenta opportunisticamente di raccoglierne i frutti, disconoscendo il lavoro di tutti, ora affermiamo che continueremo a proporre un modello di forza politica civica, ma con una visione più matura e con una maggiore preparazione e competenza, per dimostrare che cittadini onesti, motivati e intraprendenti possono amministrare con successo un paese, a patto che non venga mai a mancare la base politica condivisa, il rispetto e la riconoscenza, evitando protagonismi, abusi di potere e manipolazioni ricattatorie.

mercoledì 8 gennaio 2020

Dibattito pubblico: ripartiamo dal progetto civico



UN PROGETTO IN COMUNE 
UN PROGETTO VINCENTE

Per la prima volta ad Alpignano si è insediata una lista civica, espressione di diverse visioni politiche ma unite dall’ambizione di lavorare insieme per risolvere i problemi della città. Sono sotto gli occhi di tutti i risultati:

SICUREZZA SCUOLE
La sicurezza per i nostri figli al primo posto, con investimenti fatti in tutte le scuole
RIAPERTURA SCUOLE
Abbiamo restituito le scuole Gramsci e Rodari alla città.
ASFALTATURA STRADE
Abbiamo rifatto gli assi stradali principali e impegnato fondi per ulteriori 6 km di strade per il 2020.
SICUREZZA STRADALE
Rotonda per Rivoli, abbattimento barriere architettoniche, nuovi marciapiedi e pozzi anti-allagamento.
BONIFICA AMIANTO
Interventi su scuole, bocciodromo, ex asilo Borello (creazione nuovo parcheggio collegato al Parco Verdi).
MOVICENTRO
Una struttura finalmente viva grazie ad eventi, alla nuova Consulta Giovani, e che presto sarà sede di Vigili Urbani, Cissa e Asl.
PALASPORT APERTO
Una cattedrale nel deserto finalmente completata e funzionale a servizio della città e dello sport.
PIANO REGOLATORE
Revisione con un occhio di riguardo alla salvaguardia del suolo libero.
SOCIALE
Risoluzione emergenze abitative; investimenti su educativa disabili; apertura centro anti-violenza e sportello stranieri, creazione Consulta Giovani e Consulta disabilità

A fronte di tutti questi risultati, che il sindaco stesso ha riconosciuto e attribuito al lavoro di giunta, consiglieri e gruppo politico, che cosa ha determinato l’epilogo che ha portato il 23 dicembre alle dimissioni di 7 su 10 membri di maggioranza?
Ci limitiamo in questo invito a riportare gli ultimi passaggi: da agosto 2019 il sindaco ha rifiutato di incontrare e di condividere le scelte con i propri gruppi politici. Il 9 dicembre si è giunti finalmente a un incontro in cui si è trovata una risoluzione per andare avanti, al fine di salvaguardare il progetto e per il bene della città.
Meno di 24 ore dopo, senza un confronto con i suoi gruppi, il sindaco invece ha “licenziato” due assessori, causando le dimissioni di un terzo. Ricordiamo che durante la campagna elettorale del 2016 la squadra degli assessori venne scelta dal gruppo politico e presentata già in campagna elettorale, come “allegato” al programma elettorale.
Quali sono le ragioni per cui un sindaco, che aveva dichiarato ad agosto la disponibilità a ricandidarsi “con la stessa squadra”, compie invece questo atto di forza, contro la volontà dei consiglieri?
Dall’11 dicembre, data in cui la giunta ha perso i tre assessori, si è stimolata una mediazione interna, tramite incontri ai quali il sindaco però non ha mai partecipato. Nella notte precedente all’ultimo consiglio comunale, il 22 dicembre, si è proposto un ultimo accordo, in nome del progetto politico, al quale il sindaco ha detto NO.
La conseguenza di questo rifiuto è stata la definitiva presa di coscienza che il progetto non perseguiva più lo spirito originario che lo aveva caratterizzato: fiducia, confronto, trasparenza e partecipazione e quindi avrebbe dovuto necessariamente essere rifondato, per non perdere del tutto la propria identità.
Il senso di responsabilità ha voluto però che venisse approvato il bilancio 2020-22, che permetterà al comune di non interrompere le importanti attività avviate e di garantire continuità alla maggioranza che si insedierà in primavera 2020.

Per rispondere a queste e alle altre domande che arrovellano i cittadini di Alpignano, vi invitiamo a un

INCONTRO PUBBLICO 
IL 30 GENNAIO 2020, ALLE ORE 20.45, ALL’OPIFICIO CRUTO

I protagonisti del progetto civico, riprendendo le redini del progetto partecipato, disatteso proprio sul tema del confronto e dell’apertura alla città, dialogheranno con i cittadini per comprendere errori e punti di forza e per assicurare la propria volontà di prosecuzione in questa straordinaria esperienza, che non ha precedenti nella nostra città.

Confidando nella più ampia partecipazione inviamo i migliori saluti,

i gruppi politici Alpignano SiCura e SiAmo Alpignano

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