L'esterno della scuola Gramsci ieri e oggi, dopo i lavori di confinamento dell'amianto |
Il
29 marzo l’amministrazione ha invitato tutti gli esponenti del
mondo scolastico locale per un sopralluogo alla scuola Gramsci, chiusa dal giugno 2015 dall’ex sindaco Da
Ronco, per presunta inagibilità causata dalla presenza di amianto e ora oggetto di interventi di messa in sicurezza.
Da
lì molte sono state le storie che si sono intrecciate, sulle ragioni
di una scelta così drastica e soprattutto sugli obiettivi che si
volevano raggiungere; sta di fatto che la ragionevole presunzione che
il mondo dell’edilizia è un mondo che promette rilevanti ed egregi
esempi di recupero del patrimonio pubblico è stata il faro che ha
illuminato la volontà della giunta Oliva, diventando uno dei punti
cardini del programma di mandato. E oggi si raccolgono già i frutti
di questa coraggiosa scelta.
Dopo
quasi quattro anni da quella improvvisa chiusura, la dirigente
Silvana Andretta, la vicepreside Francesca De Conno, le fiduciarie di
tutte le altre scuole, alcuni componenti del Comitato genitori e del
Consiglio di istituto, i funzionari dell’ufficio tecnico, alla
presenza della giunta, del Presidente del Consiglio e di alcuni
consiglieri di maggioranza hanno potuto rimettere piede in una
struttura data per persa e invece oggi rimessa completamente a nuovo.
Questo
raggiante ed emozionato gruppo di visitatori, di cui molti hanno
sofferto sulla propria pelle i disagi del trasferimento forzato dei
bambini dalla “loro” scuola, ha potuto constatare con i propri
occhi che i lavori sono praticamente terminati: "A settembre i bambini troveranno ad accoglierli una scuola sicura al 100%", ha affermato l'assessore ai lavori pubblici Maurizio Morra di Cella.
CHE COSA E' STATO FATTO (vedi foto in fondo all'articolo):
tutti i lavori sono stati progettati dagli uffici comunali e concordati con lo SPRESAL, garantendo efficienza ed efficacia, nonché un risparmio di circa 80.000 euro. Il 70% dei lavori è stato ad oggi completato, e cioè:
- Confinamento di tutti i manufatti contenenti amianto (sia all'esterno che all'interno dell'edificio)
- Ristrutturazione totale della palestra
- Sostituzione di tutte le contro-soffittature
- Rinnovamento degli infissi e dei serramenti del piano terra
- Rinforzo strutturale dal punto di vista sismico
CHE COSA RIMANE DA FARE:
entro l'inizio dell'estate saranno eseguiti i seguenti lavori, per poi consentire il trasloco dei materiali didattici e l'allestimento delle aule in tempo per settembre:
- Sostituzione di infissi e serramenti al primo piano
- Sostituzione della caldaia
- Posizionamento di nuovi corpi illuminanti a risparmio energetico (led)
- Demolizione e smaltimento della casetta del custode.
Durante
il sopralluogo sono state illustrate le tecniche utilizzate, che
comprendono l’incapsulamento delle pareti esterne e il confinamento
di quelle interne, come prevede la normativa per la bonifica. Non si è optato per la rimozione, in quanto spesse volte non è la pratica ideale secondo gli organi di
vigilanza, perché comunque lo smaltimento presenta talvolta
criticità peggiori che la sua conservazione.
Dato
che il cantiere ha interessato tutto l’edificio, l’occasione è
stata utile per fare altre piccole opere di manutenzione, come il
rifacimento del pavimento della palestra, la revisione della
controsoffittatura e il ripasso dei servizi igienici e
dell’impiantistica di riscaldamento.
Ora
non resta altro che attendere settembre, quando, ultimato il
trasloco, torneranno gli arredi scolastici e soprattutto torneranno i
bambini, ad animare i luminosi e ampi corridoi e le aule e il
rigoglioso giardino circostante, un serbatoio verde preziosissimo in
un contesto così densamente urbanizzato. E le altre due scuole
elementari, la Turati e la Matteotti recupereranno presto i loro
spazi originali, tra cui l’auditorium Matteotti, di cui si sente
così tanto la mancanza.
Quasi
un intero ciclo scolastico è andato disperso, allievi e maestre sono
stati stipati nelle altre due scuole del territorio, per la volontà
della precedente amministrazione di “buttare via“ una scuola
ancora recuperabile per lasciare spazio a un insediamento
residenziale e costruire un nuovo plesso in una destinazione che il
piano regolatore non aveva ancora individuato. Reperire 8.000.000 di
euro (oltre agli oneri per gli incarichi di progettazione e l’iva)
per una scuola nuova, senza nemmeno sapere ancora dove, con tutte le
necessarie varianti di piano da mettere ancora in pista, ci fanno
pensare che un sano pragmatismo politico e una chiara idea di bene
pubblico talvolta possano aiutare a prendere le distanze da sogni
irrealizzabili e a cambiare strada.
Se
pensiamo a che cosa significhi realizzare un’opera pubblica così
importante, ci rendiamo conto di quanto ancora oggi saremmo lontani
da quell’obiettivo, se si fosse mantenuta quella volontà: al di là
del reperimento delle ingenti risorse, “missione impossibile” per
ogni amministratore pubblico, un’opera pubblica inizia da una gara
per la progettazione. Dopo le varie fasi del progetto, si appaltano i
lavori. E intanto si sarebbe dovuta predisporre una variante parziale
al piano regolatore. Quando l’amministrazione Oliva ha avviato la
propria attività, nel giugno 2016, nessuno di questi passi era
ancora stato compiuto, dimostrando che le idee non fossero ancora
così chiare e che probabilmente oggi saremmo ancora al punto di
partenza.
L'attuale amministrazione non solo ha ridotto tempi e costi di circa un ottavo (è stato investito un milione a fronte degli otto previsti dalla giunta Da Ronco), ma grazie alla progettazione affidata ad esperti interni al comune ha potuto risparmiare tempo e ulteriori esborsi per circa 80.000 euro. Da settembre, inoltre, tutti noi risparmieremo 72.000 euro all'anno che in questi quattro anni sono stati destinati ai pullmini di trasferimento degli alunni negli altri plessi.
Per tutto questo, un grande merito va alla volontà degli amministratori e alla
professionalità del responsabile dell’area lavori pubblici e dei
suoi collaboratori. In perfetta sinergia politici e tecnici hanno potuto dare
finalmente i natali a uno dei punti cardini del programma di mandato
di questa amministrazione, atteso da tanti anni. "E' nostro compito far sì che i cittadini tornino ad avere fiducia nella politica e negli amministratori pubblici", ha dichiarato il sindaco Oliva. "Questo risultato si muove in quella direzione".