Un momento dell'incontro del 18 marzo con l'assessore regionale Antonella Parigi |
L’Assessore
alla cultura di Alpignano, Tamara Del Bel Belluz, a partire da settembre 2018 ha cominciato una serie di incontri sotto il titolo di "Sta.Ge. - Gli Stati Generali della Cultura ad Alpignano", con l'obiettivo di creare sinergia tra i principali promotori culturali del territorio.
Con ciò si intende avviare un tavolo di confronto e di analisi sullo stato della cultura
ad Alpignano, e condividere una strategia comune per il settore culturale, in modo da
offrire iniziative organiche e coordinate. Ma
l’ambizione è di fare qualcosa in più, che moltiplicare le
occasioni di incontro e le proposte: è di rilanciare il tema della
crescita culturale connessa alla riqualificazione urbana. Un progetto
strategico integrato, quindi, che metta a sistema identità e
specificità del luogo, la creatività di visioni a lungo termine, le
propensioni al rischio di un’amministrazione, che non pensi che la
cultura abbia sempre un ruolo marginale, o che sia solo un costo. La
cultura è un investimento. Perché migliora i suoi cittadini. E se i
cittadini sono rieducati ai comportamenti hanno anche cura della
propria città e del benessere collettivo.
Ma
per far sì che la "cultura" inizi a diventare il motore
della trasformazione urbana e sociale è necessario intraprendere un
lavoro strutturale, che includa anche altri interlocutori
qualificati. È per questa ragione che è stata invitata, come
madrina della nascita di Sta.ge.
Cultura. Gli stati generali della cultura ad Alpignano
l’Assessore regionale alla
cultura e al turismo Antonella Parigi,
all’incontro del 18 marzo scorso. Giunta puntualissima, ha iniziato
la sua conoscenza di Alpignano partendo da uno dei nostri fiori
all’occhiello, ovvero l’Ecomuseo Cruto.
Qui
si sono riuniti i vari ospiti inviati al confronto e il tavolo si è
arricchito oltre agli interlocutori che si sono già confrontati, di
nuovi ospiti, il prof.
Velardocchia del Politecnico di Torino
e il prof. Garelli
dell’Università di Torino,
poiché l’approccio alla pianificazione deve ormai essere un
fondamentale approccio multidisciplinare.
L’assessore
Parigi ha ribadito la fondamentale necessità di pensare al
territorio come a un organismo in rete, connesso ad altre realtà,
con però una sua specifica identità e vocazione. Obiettivo di
questo tavolo dovrebbe quindi essere l’analisi del contesto, per
far emergere questa “identità”. Il suggerimento è anche quello
di cogliere i segnali per una visione futura, poiché progetti come
questi non sono immediati e vanno visti con uno sguardo al futuro e
ai bisogni emergenti. Per partire, bisogna partire da ciò che c’è.
Il
prof Velardocchia ha sottolineato il fondamentale ruolo dei giovani e
del mondo imprenditoriale, mentre il prof. Garelli ha messo in
evidenza che il patrimonio di una città non è costituito solo dai
beni architettonici, ma anche dalle associazioni che tengono in vita
il tessuto sociale.
Il
confronto che ne è scaturito è stato di grande stimolo e pone
ottime premesse per proseguire i lavori e dare vita a un vero e
proprio piano di rinascita culturale e urbana, per portare a
compimento quel DISEGNO DI UNA
CITTÀ POSSIBILE che tanta parte
occupa nell’agenda politica dettata dal programma di mandato di
questa amministrazione (leggi a questo link).
Si
ringraziano vivamente, oltre all’Assessore Parigi, al prof.
Velardocchia e al prof. Garelli, tutti gli altri partecipanti
intervenuti: Fabrizio Bo
(Legambiente), Mario Broglino e Claudio Agulli (Amici dell’Ecomuseo),
Sandro Leonardi (Proloco Alpignano), Nadia Cappai e Antonietta
Paradiso (Gruppo Femmina illuminata), Giovanni Giacomino (Consulta
Giovanile Alpignano), Eleonora Tallone (Tallone Editore), Valeria
Casini (Biblioteca di Alpignano), i sigg.ri Giorgio Re e Carlo Zona,
oltre alla responsabile dell’area cultura del comune, Marinella
Gambaiani, al Vicesindaco Brignolo, agli assessori Morra di Cella e
d’Abbene e ai consiglieri Bertello e Barbiani (Alpignano SiCura).
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