giovedì 28 gennaio 2016

LA LISTA CIVICA VIVE


Lo scorso 12 dicembre 2015 la lista civica Alpignano SiCura ha comunicato a mezzo stampa il nominativo del proprio candidato sindaco, individuato nella figura di Roberto Salvaia.
Era inoltre già stato esteso alla cittadinanza un invito a partecipare a una serata di presentazione del progetto, prevista per il 22 gennaio 2016, all'Opificio Cruto.
Roberto Salvaia tuttavia ha recentemente valutato che, per ragioni familiari e personali, non gli sarebbe stato possibile rivestire questo incarico e, con grande rammarico, ha comunicato al gruppo di non potersi candidare a sindaco alle prossime elezioni comunali.
Conseguentemente la serata del 22 gennaio non si è potuta svolgere e ce ne scusiamo con tutti coloro che attendevano di poterci incontrare.
La candidatura è stata immediatamente proposta ad Andrea Oliva, uno dei fondatori della lista civica, nata nel 2011, che ha accettato, in continuità con il lavoro finora svolto da tutti noi insieme.
Entro la fine di febbraio, il gruppo che attualmente rappresenta il progetto civico Alpignano SiCura incontrerà la città, per spiegare quali siano i punti più significativi del proprio progetto. 
Tutto il gruppo ringrazia vivamente Andrea per il suo impegno di tutti questi anni e per aver accettato di rappresentare la lista civica alle prossime elezioni comunali. 
Era il 28 gennaio 2011, quando i membri fondatori - Brignolo, Oliva, Alpe - riunirono intorno a un tavolo tutti i componenti della lista, che poi si presentò alle lezioni, dando vita al primo vero progetto civico di questa città, sbarazzandosi di tutti gli stereotipi di rappresentatività legati all'appartenenza a un partito o, peggio ancora, a un'ideologia. 
Avevamo capito che non era più tempo per queste divisioni e che bisogna lavorare mettendo a sistema le risorse personali umane e le competenze.Il progetto civico venne battezzato "Alpignano SiCura", per evocare un bisogno di certezze, di affidabilità, dato lo smarrimento e le insicurezze fino a quel momento dimostrate nelle scelte, nei programmi, nelle decisioni per il bene comune. 
L'esperienza vissuta in questi 5 anni da tutti i membri del gruppo è un'importante dimostrazione che il lavoro di squadra, la capacità di affrontare responsabilità, di lavorare sulla complessità in modo trasversale, sono garanzia di processi decisionali condivisi e democratici. 
Il lavoro di questi 5 anni sono la palesta più significativa per il consolidamento di un progetto politico "civico", che restituisca alla città quel senso di sicurezza e di vitalità, che ha caratterizzato le stagioni più vivaci del paese, che molti alpignanesi ancora ricordano e rimpiangono.

venerdì 22 gennaio 2016

AVVISO AGLI ALPIGNANESI


Si informano i gentili cittadini che la preannunciata serata di presentazione del progetto di Alpignano SiCura, prevista per il 22 gennaio 2016, non avrà luogo per ragioni organizzative.



domenica 17 gennaio 2016

RIPULIAMO LA CITTA'

sponda della Dora in centro paese
binario 2 della stazione ferroviaria

intorno alla scuola Rodari

verso l'imbocco della stazione ferroviaria

verso la Piazza Unità d'Italia
Non so se ve ne siete accorti anche voi, ma Alpignano non è mai stata così sporca.
È sporca la zona intorno alla stazione del treno, sono sporchi i viali principali, sono sporche le sponde della Dora, sono sporchi i marciapiedi intorno alla scuola Matteotti, è sporca la Bealera di Rivoli, sono sporchi molti dei fossi lungo le strade, è sporca la collina del Belvedere, è sporca la zona intorno alla piscina.
La responsabilità non è solo da imputarsi al vento, come tanti dicono: se le strade fossero pulite il vento sparpaglierebbe solo la polvere e i semi. Invece la città è sporca, perché noi siamo poco inclini culturalmente a prendercene cura, e lasciamo i rifiuti dove ci pare: una lattina su un muretto, uno scontrino che ci cade dalla tasca, l’involucro delle sigarette al vento, l’incarto della pizza su una panchina, un fazzoletto gettato dal finestrino; e poi possessori di cani, distratti, che non raccolgono le deiezioni, per cui sono sporchi anche i giardini, invasi anche dai mozziconi delle sigarette. La distrazione collettiva non ha permesso di comprenderne l’invasività, soprattutto nei centri storici dove le cicche si infilano tra i porfidi. Pare che i filtri delle sigarette siano tra le cose meno biodegradabili che vi siano; in più, contengono le sostante trattenute per non danneggiare i polmoni. E che sarà mai…
Chi si muove solo in auto di poco si accorge, avendo esigenze e pretese diverse. Ma chi ama passeggiare o chi si muove a piedi, con la lentezza, ha il tempo di accorgersi che il paesaggio è vittima anche di questa noncuranza collettiva per la pulizia e l’ordine. Fissazioni femminili, si dirà, ma che fanno parte di un patrimonio di cure domestiche che ben potrebbero essere trasferite sulle nostre città.
Potrebbe essere questo uno di quei problemi minimali di cui non a tutti interessa indignarsi, ma che in realtà costituisce un aspetto dei tanti da considerare, quando si pensa a come migliorare la vita dei cittadini.
Quanti di noi hanno viaggiato in paesi come la Svizzera, o anche semplicemente nel nord-est dell’Italia, e hanno ammirato la pulizia che contraddistingue i luoghi pubblici e le strade. Sembra che le cose belle siano impossibili da realizzare, perché significa agire sui comportamenti di massa. Ma i comportamenti di massa vanno stimolati da progetti educativi, che iniziano sui banchi di scuola.
intorno alla scuola Matteotti
A tutto ciò si aggiunge un recente disagio, che si è venuto a creare con la sostituzione dei contenitori per la raccolta differenziata della plastica, che ha contribuito a peggiorare la predisposizione dei cittadini a svolgere azioni gratuite per il bene comune, modificando di fatto il modo con cui da anni eravamo abituati a gettare via questo tipo di rifiuto.
Ora qualcuno si chiede come mai questo cambiamento: il Cidiu aveva dei vecchi bidoni e li ha rifilati all’ignaro Comune di Alpignano? Si deve accrescere il contenuto di indifferenziato perché l’inceneritore lavori a pieno regime, e così si cerca di scoraggiare la raccolta di chi non ha voglia di cambiare nuovamente abitudini?
Via Mazzini
Essendo purtroppo molti cittadini diffidenti nei confronti degli enti, queste sono le domande ricorrenti.
Noi cittadini siamo stati educati per anni a raccogliere la plastica e a conferirla. Molti di noi, più o meno riluttanti, più o meno convinti dell’efficacia di queste azioni, raccoglievamo meticolosamente ogni tipo di plastica e la portavamo pazientemente ai bidoni. Ma nel tempo le cose cambiano e pertanto ciò che prima poteva sembrare opportuno ora pare non essere più sostenibile economicamente e quindi non tutto il raccolto viene utilizzato. Questo nuovo sistema di raccolta, pare, serve a ridurre la quantità di manodopera necessaria per separare il raccolto di “cattiva qualità” e questi risparmi tra qualche tempo si tradurranno in una riduzione dei canoni e quindi, per noi utenti finali del servizio, in una riduzione delle nostre bollette. Staremo a vedere.
davanti all'Asl
Intanto i cumuli di immondizia che si formano vicino ai nuovi bidoni, spesso colmi, devono essere portati via a mano; il che sembrerebbe far aumentare i costi, oltre al degrado.
Con un po’ di buon senso, sarebbe stato possibile far precedere una campagna di sensibilizzazione dei cittadini, anche attraverso i bambini, che sono sempre i principali alleati dell’amministrazione quando si devono rieducare le famiglie.
Evitando di mettere i cittadini davanti al fatto compiuto, si sarebbe prevenuto il dissenso e si sarebbero spiegate le modalità, gli obiettivi e i vantaggi del cambiamento.
Invece ora il Comune promette multe e controlli. I sistemi sanzionatori spesso funzionano per ottenere qualcosa dai cittadini. Ma dovrebbero arrivare solo dopo che le amministrazioni si siano spese in una campagna di comunicazione, che cercasse in tutti i modi a far capire che era il momento di cambiare strada.



E ora torniamo a fare luce sulle belle iniziative, legate al tema in questione, perché una reale politica sui rifiuti passa attraverso una modifica delle regole della distribuzione dei beni, volta a eliminare gli imballaggi:

venerdì 8 gennaio 2016

COMMERCIANTI IN RETE

Lo scorso 22 gennaio gli esponenti di Alpignano SiCura hanno incontrato alcuni commercianti di Alpignano per discutere di quali possano essere le cause del visibile declino dell'offerta commerciale. Negozi che chiudono, attività nuove che fanno fatica ad affermarsi, attività storiche in difficoltà. Il centro storico ormai completamente azzerato. Il commercio qui da diversi anni non fiorisce, e non è solo colpa dei centri commerciali. Ci sono alcune concomitanze, che probabilmente vanno analizzate e studiate, per capire le cause e attuare una metodologia su misura.
E' per questo che noi abbiamo deciso di analizzare due casi studio interessanti: il comune di Romano Canavese, e il comune di Brandizzo. Due situazione di partenza diverse, due progetti diversi, dimensioni e contesti diversi, ma entambi progetti-pilota, che possono insegnare qualcosa anche a noi.
In entrambi i casi, con amministrazioni seriamente intenzionate ad affrontare la questione e con il supporto di esperti, le attività sono tornarte a fiorire.
Noi vorremmo mostrare a tutti i commercianti di Alpignano che esiste la possibilità di cambiare prospettiva, ma è necessario lavorare tutti nella stessa direzione.

Questi sono i volantini che abbiamo distribuito in tutti i negozi di Alpignano. Abbiamo conosciuto tutti i negozianti e abbiamo spiegato lo spirito della serata.
Non resta che attendere il 15 GENNAIO 2016, alle ore 20.45, per incontrare nell'Opificio Cruto i relatori che abbiamo invitato, per questo workshop sul commercio.