sabato 12 marzo 2016

ABBIAMO ALMENO DUE GROSSI PROBLEMI



È ormai da un po’ di settimane, che sfogliando i quotidiani locali, leggendo nella nostra posta elettronica, guardano i manifesti che campeggiano sulle pubbliche affissioni, vediamo sempre il nostro Sindaco, con una girandola di redivivi assessori, che presenta qualche cosa: oggi il palazzetto, domani la Piscina, poi di nuovo il Palazzetto, poi la festa di carnevale e i carri a Pasqua, tra alberi, panchine rosse, fiaccolate, ricorrenze… sempre sorridente, sempre a recitare la buona novella delle cose fatte da questa amministrazione (non pìù di 5 o 6 punti).
Non ci sono mai i soldi per stampare i manifesti del Consiglio comunale (da anni pubblicizzati sotto tono con miseri A3 fatti in casa), ma ce ne sono sempre per stampare poster 100x70 a colori, e tappezzare la città.
In più, è impossibile per noi commentare i post sulla pagina facebook del Sindaco, per smentire o commentare gli auto elogi. Nessun accesso. Alla faccia della presunta “sportività”. Retorica senza contraddittorio.
Noi, che conosciamo bene gli atti, perché li studiamo da 5 anni, ci soffermiamo sempre su tutte quelle scelte non pubblicizzate, che non arrivano sulle pagine dei giornali, ma che fanno capire più di ogni altra cosa il taglio politico determinato dalle scelte di questa amministrazione.
È nota a tutti la difficile situazione in cui versano i plessi delle scuole elementari a causa della chiusura della scuola Gramsci, chiusura ancora oggi rimasta immotivata, e che è confermata anche per il prossimo anno scolastico. Ma le difficoltà non sono finite. Lo Spresal, contattato dalla Procura dietro denuncia di alcuni genitori, viste le mancanze di manutenzione riscontrate nei plessi Turati e Matteotti, ha deciso di verificare la situazione della scuola Rodari. Il verbale risale a ottobre 2015 e parla chiaro: o la scuola verrà bonificata, oppure dovrà esser chiusa al 30 giugno 2016. Ricordiamoci che l’Amministrazione ha appena investito, per questa scuola, un sacco di soldi NOSTRI per rifare le coperture. E ora?
Qualcuno ha allertato i genitori alpignanesi, che ignari di tutto hanno iscritto i loro figli per il prossimo anno? Quando sapremo quale decisione è stata presa? Dove andranno i bambini se la scuola chiude?
Da un’analisi del bilancio, alla data di novembre 2015, si nota che l’amministrazione Da Ronco non ha investito nemmeno un euro sulla cultura e sulla scuola, e nulla è impegnato neppure per terminare i lavori necessari richiesti dallo Spresal per Matteotti e Turati.
Eppure continuiamo a vedere nuove variazioni di bilancio per il Carnevale e persino già per il Palio di luglio.
Infine, tanto per non dimenticare il disastro della variante che dovrebbe essere realizzata in seguito alla chiusura del passaggio a livello, ricordiamo che, a due anni e mezzo dalla chiusura, siamo ancora fermi alla progettazione. La determina dirigenziale n° 100/2016 recita: “REALIZZAZIONE DI OPERE SOSTITUTIVE PER LA CHIUSURA DEL P.L. DI VIA VERDI - AFFIDAMENTO INCARICO PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E LA DIREZIONE LAVORI - CODICE CIG: 661532206A CODICE CUP:E71B15000330005”. Costo: 119.560 euro.
Potrebbe non sembrare una cifra così esagerata, per una delle fasi progettuali di una infrastruttura, ma non dobbiamo dimenticare CHE NOI UN PROGETTO ESECUTIVO L’AVEVAMO GIÀ, l’aveva realizzato Rfi, senza chiedere un soldo al comune di Alpignano, a fine 2010. Ma si tratta pur sempre di soldi pubblici, e la giunta Da Ronco ha deciso di buttarlo via, a pochi mesi dall’insediamento, nel 2011, insieme a oltre metà del finanziamento.
E questo, insieme alla chiusura della Gramsci, resta l’altro mistero che rimarrà sepolto; ma noi speriamo che tutto ciò non resti sepolto nella memoria degli alpignanesi, che non dimentichino così facilmente, quando dovranno scegliere tra pochi mesi il nuovo sindaco per Alpignano.
I tentennamenti della precedente giunta Andreotti e le scelte sciagurate di questa amministrazione stanno lasciando ad Alpignano eredità pesantissime, insieme alle sfide di Palasport e Movicentro. Dato che quasi mai i problemi possono essere risolti da chi li ha creati, è il momento di "cambiare strada" e imboccarne un'altra.
L’alternativa ora c’è...

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