Da quando si è insediato il governo
del Presidente Mario Monti il motto spending
review è diventato di uso comune. Tutti, a modo nostro, stiamo facendo le
nostre piccole spending review.
Non si tratta solo di economie di
scala, perché volenti o nolenti tocca a tutti noi esercitare questa revisione
della spesa delle piccole economie domestiche, nella vita di tutti i giorni. Un
gelato di meno, un paio di scarpe di meno, una pizza di meno: si taglia quello
che è superfluo, qualche piccolo piacere o modesto svago. Soprattutto taglia chi
ha meno risorse, per risparmiare il più possibile. Chi ha molte risorse non ha
motivo, se non di ordine etico, di ridurre gli sprechi.
In controtendenza con questi
principi, il bilancio del comune di Alpignano non ha cavalcato il tormentone del momento, tant’è che il nostro Sindaco, nell’ultimo Consiglio Comunale, rispondendo
a una nostra esplicita osservazione, ha affermato che la “spending review la devono fare a Roma”. Come dire che le spese sono
già all’osso, e non ci sono più margini per fare tagli.
Ma noi non
condividiamo questa affermazione. Perché è necessario, proprio in tempi come
questi, dimostrare ed evidenziare che la prima cosa fatta è stata la riduzione degli
sprechi.
Quindi nulla si pensa di fare ad
esempio nel settore dei consumi energetici, che ha fatto registrare negli
ultimi anni fortissimi incrementi, dal 30 al 100% (riscaldamento delle sedi comunali e delle
scuole, consumo di acqua potabile, illuminazione stradale pubblica, consumo di
carburante). Non sono state annunciate verifiche nei rapporti con i vari
gestori, compresi quelli telefonici, con assicuratori e prestatori di servizi
di assistenza, non si è parlato di progressiva e completa eliminazione del
cartaceo nella gestione interna degli uffici comunali, né si è accennato alla
razionalizzazione delle manutenzioni, alla riorganizzazione dei servizi a
domanda individuale, e alla possibile limatura dei contributi alle
associazioni.
Tutto questo insieme, facendo un
lavoro puntuale di revisione complessiva, porterebbe a un risparmio
iniziale di almeno il 4-5% del budget destinato alla copertura dei costi di
gestione complessiva della macchina pubblica. Se poi a questo si dovessero
aggiungere anche altre fonti di abbattimento dei costi energetici, l’incremento
diventerebbe ancora più significativo.
Le uniche voci in riduzione, che il
nostro Sindaco ha evidenziato, sono state il taglio del personale dei centri
estivi (il cui conguaglio effettivo deve ancora pervenire, per capire se il
gioco sia valso la candela) e la riduzione delle consulenze esterne (ma poi, magari,
al bisogno, una piccola variazione di bilancio...). Ma non si può scambiare una buona azione di governo con la tattica del panem et circenses: basteranno infatti questi risparmi per pagare i cachet dei prestigiosi vips
che permetteranno al Palio di ottenere la visibilità a cui dovrebbe ambire, al di fuori dei
nostri confini comunali?
come sono felice di leggere il Vs commento che oltremodo condivido grazie continuate cosi'........
RispondiEliminaspending review a Roma??? NO signor sindaco è proprio qui che la politica lontana anni luce dai cittadini sbaglia... bisogna incominciare dal basso a spulciare ogni singola voce di spesa e chiedersi: l'altr'anno ho speso 100 quest'anno posso spendere 95? Altrimenti sarete e saremo travolti dal default!!.
RispondiEliminaAuguri...