La scorsa primavera i giornali locali diedero spazio a
una questione che interessava molti alpignanesi, che riguardava l’investimento comunale nei locali
scolastici: iniziativa lodevole, se non fosse per il fatto che era finalizzata
al restyling dei locali della segreteria e non a quelli in cui vivono e
lavorano ragazzi e insegnanti.
Questa storia fu oggetto di una nostra interrogazione, alla
quale l’Assessore rispose confermando la volontà del comune di accogliere la
richiesta della Direttrice, ma solo dopo aver concluso altre opere che avevano
come scopo il miglioramento della didattica (i laboratori alla scuola media in primis).
Da poche settimane, a fine luglio, è stata impegnata la
spesa per portare a termine questi lavori e si scoprono due piccole anomalie, rispetto alle parole udite in consiglio.
Arrivando sempre all’ultimo momento non si può che
dichiarare l’urgenza delle opere “in programma” e questo comporta il fatto che
non si sia fatta una richiesta di più preventivi, che è sempre buona prassi. La
seconda è che l'urgenza è dettata dalle segreterie, ma nella
scia dell’urgenza si sono infilati i lavori per i laboratori. Le pavimentazioni
dei laboratori.
Secondo il nostro – strano? – modo di vedere le cose,
attivare dei laboratori significa anche attrezzarli con gli strumenti necessari
a svolgere attività didattica. Chissà se troveremo presto informazioni utili
verso la loro piena messa in funzione. Ce lo auguriamo vivamente, per il bene
degli studenti e di chi in linea di principio crede ancora nel primato
dell’istruzione pubblica.
Sempre secondo il nostro particolarissimo modo di vedere le
cose, continuiamo a ribadire che ci sarebbero state altre priorità, rispetto
alla ristrutturazione della segreteria didattica.
Si continua a dire che mancano i soldi e poi i soldi
spuntano sempre per cose che non sono strettamente necessarie: i locali per la
segreteria ci sono già, sono all’interno della scuola Gramsci e lì si poteva
collocare la nuova segreteria dell’Istituto onnicomprensivo.
Noi non “onnicomprendiamo” proprio perché il nostro ordine
di priorità non debba mai coincidere con quello dei nostri amministratori.
Siamo ancora convinti che occuparsi della scuola non
significhi solo occuparsi delle sue mura, ma significhi anche portare nella
scuola innovazione e progetti.
Ad esempio pensiamo sia importante dotare i termosifoni di
valvole termostatiche, poiché alcuni locali sono surriscaldati, con grave
disagio dei bambini che arrivano a lamentare mal di testa e disturbi agli occhi. Le aule sono troppo
calde e se i corridoi sono invece poco vivibile per il personale che ha il
problema opposto, allora questo intervento diventa cruciale: si otterrebbe
maggior comfort ambientale e si risparmierebbe molto sul riscaldamento. E
finalmente si direbbe qualcosa di ecologico.
In certi momenti è parso di capire che la segreteria non
potesse essere collocata alla Gramsci per un problema di amianto: abbiamo
chiesto all’amministrazione di pronunciarsi definitivamente su questa
questione. La risposta non è arrivata. Lo richiederemo.
E poi, sì, ci vogliono i progetti: servono capire quale sia
la peculiarità della scuola alpignanese, perché ora che è unificata si deve
anche dare un'identità, deve spiegare in quale prospettiva futura ci vogliamo collocare come polo
scolastico, oltretutto se permane la volontà di dare vita a un istituto
superiore; dobbiamo capire in che cosa ci vogliamo caratterizzare, per
diventare un modello; come verrà svolto l’insegnamento e secondo quali
principi, e che cosa verrà condividere la nostra amministrazione con il
progetto-scuola, perché anche la scuola di Alpignano diventi una meta
allettante per iscrivere i nostri figli.
Nessun commento:
Posta un commento