mercoledì 3 agosto 2016

Comunicato di dissociazione dalle iniziative del gruppo NO TAV

Nella serata di giovedì scorso 28 luglio 2016 ad Alpignano si sarebbero dovuti svolgere due sit-in autorizzati: il primo in piazza Vittorio Veneto (piazza Girolina) a nome del gruppo CasaPound; il secondo, di reazione al primo, in piazza Caduti, sotto l’insegna dell’ANPI. La nostra città si è invece trovata a confrontarsi con un terzo gruppo, formato da un gruppo alquanto disomogeneo con bandiere NO TAV che,
seppur non provenendo  dal nostro comune, alle ore 16 avevano già occupato gli spazi che erano stati riservati per la manifestazione del gruppo CasaPound, con l’intento dichiarato di sabotare il loro raduno nel luogo che era stato loro riservato dalla Questura.
All’arrivo della compagine di CasaPound, le forze dell’ordine hanno dovuto chiedere a quest’ultima di spostarsi in piazza Otto Marzo: pur avendo ogni diritto di occupare piazza Girolina, il gruppo ha accettato le indicazioni della polizia. Le forze dell’ordine intanto, per evitare scontri diretti tra le due fazioni, si è disposta in modo da monitorare i passaggi sul ponte nuovo che divide le due piazze. Tuttavia, i manifestanti NO TAV, nel tentativo di cercare in ogni modo lo scontro fisico con il gruppo CasaPound, che intanto stava manifestando in modo ordinato, hanno aggirato i controlli della polizia passando dal ponte vecchio e cercando di accedere a piazza Otto Marzo prima dalle scale di via Sommeiller, quindi, passando per via Ratti, direttamente da via Mazzini. Fortunatamente le forze dell’ordine hanno avuto la prontezza di modificare la propria disposizione in modo da impedire ogni accesso alla piazza, evitando così uno scontro che era destinato a degenerare nella violenza e non cedendo alle provocazioni, nonostante il gruppo di facinorosi non abbia risparmiato insulti e spray al peperoncino contro chi era lì per garantire l’ordine pubblico.
Invano abbiamo atteso, in questi giorni, spiegazioni che ci saremmo aspettate spontanee dal comitato NO TAV di Alpignano sulle azioni compiute dal movimento o da quanti si sono vestiti di questa bandiera. Come gruppi di maggioranza dell’amministrazione di questo comune non possiamo accettare che sul nostro territorio intervengano gruppi non autorizzati con l’unico intento di provocare e cercare lo scontro. Non possiamo accettarlo non solo in quanto la pertinenza di un gruppo NO TAV con le questioni calde legate all’immigrazione sul nostro territorio è difficilmente correlabile, ma anche perché le azioni deliberatamente assunte hanno paralizzato la nostra città, mettendo in pericolo l’incolumità di cose e persone del nostro comune, il tutto senza alcun rispetto della legge né delle forze dell’ordine.
L’assemblea “Un progetto in Comune” e i gruppi consiliari di maggioranza, Alpignano SiCura e SiAmo Alpignano, ribadiscono quanto già affermato nei giorni scorsi, e cioè “il diritto fondamentale del nostro sistema democratico che prevede la libertà di ogni singolo o gruppo di cittadini di esprimere la propria opinione nel rispetto di quella altrui”. Pertanto intendono prendere le distanze da quanto accaduto nel totale disprezzo della legge e dell’ordine costituito, e chiedono al Comitato NO TAV del nostro territorio di prendere una posizione in merito; una doppia manifestazione, che si sarebbe potuta risolvere con una presenza di routine di polizia e carabinieri, ha richiesto invece un dispiegamento di 140 persone delle forze  dell’ordine provenienti dal capoluogo a vigilare su gruppi di manifestanti la cui grande maggioranza non pareva nemmeno essere rappresentativa delle sezioni locali di Alpignano.

15 commenti:

  1. BUONASERA A TUTTI,
    quanta contraddizione in cinquanta righe o giù di lì, la sera della manifestazione sono rimasto bloccato in casa perché attendevo ospiti i quali al loro arrivo a piedi dalla zona così minuziosamente descritta mi hanno confermato l'assoluta calma nel triangolo delle bermuda.che stupido che sono, noi siamo ad Alpignano centro nevralgico della guerriglia urbana, ove quotidianamente gruppi associati, manifestano con le bandiere dei no tav per procurare destabilizzazione in città.
    magari l'atto di guerriglia da parte di questo pseudo gruppo distaccatosi con le bandiere no tav è stato voluto perché non è stato possibile preparare gli spaghetti (data l'ora), magari bastava dar loro una pentola di acqua e un paio di teste di aglio sarebbe venuta fuori una bella spaghettata in comunione, non avrebbero potuto liberare lo spray al peperoncino in quanto sarebbe loro servito per il vitto.
    purtroppo cari signori gli oneri vanno di pari passo con i meriti o con i demeriti bisognerebbe essere solo meno variabili, si signori, perché un giorno vi siete preoccupati perché vi comunicano che casa poud verrà a manifestare ad Alpignano, qualche giorno dopo vi preoccupate perché casa pound viene attaccata e protetta dalle forze dell'ordine, accusando un comportamento poco democratico di un gruppo di facinorosi forse appartenenti al comitato no Tav di chissà quale provenienza.
    ecco, questa seconda Vostra considerazione mi ha fatto pensare a quanto ha scritto di recente il Sindaco uscente Gianni da Ronco sul fatto che ALPIGNANO non era rappresentata adeguatamente alla manifestazione del colle del Lys , evidentemente avendo bisogno di più tempo per decidere, non avete ancora deciso da che parte stare, l'avete dimostrato anche con la FESTA PATRONALE.
    come si dice : se il buongiorno si vede dal mattino .... la sera arriva in fretta.
    auguri per il proseguimento del mandato
    Molto in proprio,
    Raffaele Cavallo

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  2. "Ogni tempo ha il suo fascismo.
    A questo si arriva in vari modi, non necessariamente col terrore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti sottili modi la nostalgia per un mondo in cui regna sovrano l'ordine [...]".
    citazione di Primo Levi

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  3. Per dovere di cronaca,ad esempio:
    Tolleranza zero con i violenti. Parola di Giorgia Napolitano: «È una violenza senza senso e senza sbocco sociale, verso la quale non si può avere alcuna indulgenza, quella espressa in alcune manifestazioni da parte di giovani che hanno compiuto atti vandalici», ha detto il capo dello Stato dai microfoni della manifestazione “Il terrorismo raccontato ai ragazzi”. Rispondendo alle domande di alcuni studenti, ha detto di avere “fiducia” nei giovani che ha incontrato in questi anni nelle manifestazioni contro il razzismo o in ricordo delle vittime del terrorismo o della Shoah. Proprio qui l’inquilino del Colle ha aperto “una finestra” sul tema della violenza politica senza citare direttamente gli episodi, ma facendo allusioni a giovani nascosti dai passamontagna e con le spranghe che giocano alla guerriglia. A più di un osservatore è parso perfino un passaggio riferito alle contestazioni avvenute a Roma nei confronti del premier Matteo Renzi. «I giovani – ha detto – hanno consapevolezza che occorre superare un atteggiamento di stupida violenza. Che senso ha – si è domandato – andare in giro col volto coperto e distruggere con una spranga un’auto della polizia?». Quindi l’appello a credere «in un dibattito democratico e sociale, anche con una pressione dal basso, ma con gli strumenti della democrazia ed entro i limiti della legalità». Il terrorismo e gli anni di piombo sono «un capitolo chiuso» che non potrà tornare, ma bisogna stare attenti a «episodi sinistri» come le minacce subite dal procuratore Caselli da parte di esponenti dei movimenti No-Tav.

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  4. Catanzaro Rosario, Alpignano 6 agosto 2016.

    Buon giorno a tutti, per chi non mi conoscesse, mi presento :
    alpignanese dalla nascita classe 1954, figlio di partigiano, antifascista da sempre, cofondatore del Movimento No TAV di Alpignano, attualmente impegnato nel progetto di “Siamo Alpignano” e “ Alpignano Sicura”.
    Detto questo, la presente per dissociarmi totalmente da quello che ideologicamente esprime il blog, a cominciare dal titolo.
    La trasversalità ideologica, da sempre espressa dai componenti del gruppo, si scontra con una presa di posizione unilaterale, perchè:
    - all’età di 16 anni mio padre faceva la staffetta partigiana nell’alto Canavese, rischiando tutti i giorni di essere preso e fucilato perchè era, per il regime allora al potere, un fuorilegge.
    - oggi che fuori legge per la nostra costituzione ( legge n°645/1952 art. 17 e art 21) sono i gruppi di estrema destra, razzisti e omofobi, (e non rischiano nulla, men che meno la fucilazione), nel blog vengono dipinti come persone che manifestano in maniera ordinata , sacrificando la loro fierezza nell’accettare educatamente di spostarsi da una piazza ad un’altra, quest’ultima in realtà ancora più critica in termini di ordine pubblico .
    - nel blog additati come fuori legge sono i cittadini che si sono permessi di boicottare o hanno cercato di impedire un’adunata palesemente di destra (CasaPound si definisce “fascisti del terzo millennio”) con una contromanifestazione organizzata dall’ A.N.P.I. e da nessun altro.
    Ultima considerazione:
    - se proprio non si poteva evitare di concedere una piazza a Casa Pound , perchè non concedere il piazzale ex Philips o il piazzale antistante il cimitero? ( come ha fatto il Comune dei Almese per evitare turbamento dell’ordine pubblico e problemi alla cittadinanza, collocandoli presso la piazza del cimitero). Chi era interessato avrebbe potuto andare ad ascoltarli limitando al massimo i problemi che ne sono scaturiti. L’aver optato prima per piazza Vittorio Veneto (a 30 metri da una realtà di accoglienza con 25 profughi), e poi per piazza VIII Marzo, dividendo in due il paese ,non mi è sembrata la strategia più consona.
    Spero solo che l’amministrazione non conceda la cittadinanza onoraria a CasaPound per il grande spirito di abnegazione dimostrato restando ordinati e impavidi al loro posto anche in presenza delle truppe d’assalto, (il fatto che un centinaio e più forze dell’ordine facesse loro da scudo è irrilevante).
    Spero altresì che non venga emessa un’ordinanza che vieti la circolazione e la presenza su tutto il territorio comunale a chiunque esponga o manifesti contrarietà alla TAV.
    Scusate, l’amara ironia …..
    Per finire chiedo scusa personalmente a molti miei concittadini, ai quali in campagna elettorale, in assoluta buona fede, ho sempre detto che la trasversalità era un valore aggiunto e che non era assolutamente manifesta l’indole di destra in “Alpignano Sicura e Siamo Alpignano”, che invece si è espressa in modo inequivocabile in tale occasione.
    Spero di essere smentito e mi auguro che questo gruppo politico rifletta adeguatamente su quanto successo e che si tratti solo di un incidente di percorso.
    Rosario Catanzaro

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  5. Art. 17. Della Costituzione Italiana
    I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
    Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
    Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

    Art. 21. Della Costituzione Italiana
    Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
    La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
    Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

    La legge n. 645/1952 sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma,la costituzione di un’associazione di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.
    Si incorre nel reato
    « … quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista , ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista … »

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  6. Comitato NOTAV Alpignano6 agosto 2016 alle ore 22:39

    Causa la lunghezza del nostro commento, la risposta deve essere divisa in tre tronconi. Per leggere l'intero documento vedi
    https://www.dropbox.com/s/r68n1k2czgvm2wk/Risposta%20al%20post%20di%20AS.pdf?dl=0

    Risposta al post del 3/8/2016 – Parte 1

    Crediamo innanzitutto opportuno accertare se gli autori del comunicato inoltrato sul blog di Alpignano SiCura/ SiAmo Alpignano sappiano distinguere tra manifestazioni fasciste, proibite dalla Costituzione, e manifestazioni antifasciste, proprie della storia della ValSusa ed Alpignano.

    La legge n. 645/1952 sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma,la costituzione di un’associazione di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.
    Si incorre nel reato
    « … quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista , ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista … »

    Non v’è dubbio che l’ideologia di CasaPound, come apertamente dichiarato da loro stessi, rientri nella definizione precedente. Riportiamo una dichiarazione di Gianluca Iannone, leader di CasaPound: « È vero, siamo fascisti. Ma del terzo millennio ».
    Il movimento enfatizza lo scontro fisico e la violenza. I loro commenti su forum e siti internet sono zeppi di visioni estreme sull'immigrazione, antisemitismo, identità politica e nazionalista.

    Per queste ragioni la Questura non avrebbe dovuto dare loro il permesso di occupare una piazza Alpignanese, tantomeno una piazza dall’evocativo nome “Caduti per la Libertà” ed in una fascia oraria critica per la presenza di bambini intenti ai giochi.

    Nei panni della amministrazione Alpignanese, comincerei a ringraziare le associazioni ANPI e i comitati NOTAV che, denunciando la situazione e organizzando un presidio di protesta, hanno almeno ottenuto di trasferire la manifestazione in una altra piazza, meno critica, anche se ugualmente centrale.
    Ricordiamo che a fine febbraio Forza Nuova ha indetto ad Almese una manifestazione, anch’essa legata al tema dell’immigrazione. La sindaca si è dapprima rivolta alla Questura per annullare l’evento; a fronte dell’insuccesso, l’esperienza le ha suggerito di relegare la manifestazione in una zona marginale, davanti al cimitero, proprio per ridurre ogni margine di attenzione e di pericolo di scontro.

    E` fuor di dubbio che tutti noi avremmo preferito che non ci fosse stato motivo di intervento da parte delle FFOO, né la necessità di dover fronteggiare direttamente la squadra di CasaPound per impedire loro di violare la legge con una celebrazione razzista, indetta per sfruttare il disagio sociale diffuso tra la popolazione e fomentare la guerra tra poveri, minando le regole della società civile.

    Ma tant’è, nulla è stato fatto per impedirlo. Non lo ha fatto la Questura, non e` stato efficacemente ostacolato dalla amministrazione, non e` stato impedito dalle FFOO.

    Hanno dovuto farlo i cittadini.

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  7. Comitato NOTAV Alpignano6 agosto 2016 alle ore 22:43

    Risposta al post del 3/8/2016 – Parte 2

    Riguardo al contenuto del comunicato, ci sorprende la solidarietà mostrata per CasaPound. Viene posta particolare enfasi sugli aspetti di regolarità della loro presenza: << … pur avendo pieno diritto di occupare la piazza … stavano manifestando in modo ordinato ... la libertà di ogni singolo o gruppo di cittadini di esprimere la propria opinione … >>

    Vorremmo che gli autori del post prendessero in considerazione la differenza tra legalità e legittimità. La legalità è la stretta aderenza alle leggi; la legittimità è la rispondenza alla giustizia, ai principi morali, al diritto in senso più ampio.
    Se una ingiustizia è autorizzata da una procedura burocratica, deve il cittadino, in nome della legalità, accettare questo senza reagire? O deve comportarsi secondo i propri principi in nome della legittimità?
    Nel 1938 un decreto legge promulgò le leggi razziali. Negli anni seguenti, un buon cittadino, rispettoso della legalità, avrebbe dovuto denunciare gli ebrei favorendone l’arresto e la deportazione nei campi di stermino. Molti italiani preferirono invece, a loro rischio, affrontare l’illegalità, nascondendo e portando in salvo cittadini ebrei.
    Noi siamo tra coloro che non credono che una manifestazione razzista, per il solo motivo di essere stata ufficializzata dalla Questura, diventi legittima e degna di rispetto.

    Dissentiamo anche sull’ apocalittico scenario di guerriglia urbana descritto nel comunicato. La narrazione astiosa descrive le forze antifasciste come un’orda di teppisti alla ricerca dello scontro, mentre queste cercavano semplicemente di isolare e bloccare la manifestazione razzista e anticostituzionale.
    E` vero che il corteo di contromanifestazione non era autorizzato, così come in tante altre occasioni non sono state autorizzate proteste che hanno difeso, a volte salvato, la democrazia ed i diritti dei cittadini.

    A tal proposito, vorremmo ricordare ai giovani amministratori (che probabilmente non ne hanno memoria), i fatti di Reggio Emilia nel 1960. Allora, un governo basato sull’appoggio esterno del MSI, concesse Genova (città partigiana, medaglia d’oro della resistenza) come sede del congresso del partito missino, suscitando reazioni di indignazione e numerose manifestazioni di opposizione. A Reggio Emilia la prefettura proibì gli assembramenti nei luoghi pubblici, ma ugualmente la protesta popolare fu massiccia. Il 7 luglio ci furono 5 morti a Reggio Emilia, undici in tutta Italia, centinaia di feriti provocati dall’intervento delle FFOO. Queste drammatiche conseguenze costrinsero alle dimissioni il governo d’allora, consentendo la nascita di una fase politica senza appoggio della destra.

    Le affinità con il periodo attuale sono rilevanti: tocca ancora ai cittadini difendere la democrazia contro i tentennamenti di regimi deboli ed affetti da convivenze con forze neo-fasciste.

    Le lamentele per i disagi subiti dal traffico in Alpignano ci lasciano perplessi: come se fosse più importante il flusso delle automobili che l’impegno contro il razzismo e la difesa della Costituzione.

    Lo stupore che la difesa della democrazia sia stata fatta anche dai NOTAV è altresì sconvolgente. A parte che in piazza Vittorio Veneto si sono raggruppate le sezioni ANPI di Bussoleno, Foresto e Chianocco (composte in larga parte da militanti NOTAV, da cui la presenza della bandiera), a noi pare che la difesa dei valori della Costituzione, tra i quali l’antifascismo e l’antirazzismo, sia dovere di tutti i cittadini, non solo di quelli che stanno sotto le bandiere di partiti tradizionali, pronti a protestare a parole contro CasaPound per poi vilipendere chi cerca di impedirne la presenza.

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  8. Comitato NOTAV Alpignano6 agosto 2016 alle ore 22:45

    Risposta al post del 3/8/2016 – Parte 3

    Il comunicato in oggetto si rammarica poi che il Comitato NOTAV di Alpignano non abbia fornito spiegazioni << … che ci saremmo aspettate spontanee … sulle azioni compiute dal movimento o da quanti si sono vestiti di questa bandiera …>>.
    Né Comitato NOTAV di Alpignano, né il Movimento nel suo insieme, hanno obbligo di aggiungere altre considerazioni se non quelle concernenti la sciagurata libertà permessa ad un movimento razzista e xenofobo di occupare una piazza di Alpignano.

    Evidentemente, per gli autori del comunicato, è stato un vero errore che sia stato impedito ai neofascisti di comportarsi come spesso hanno fatto in passato.
    Ci viene in mente il 13 dicembre 2011, quando un simpatizzante e collaboratore di CasaPound uccise due venditori ambulanti di origine senegalese.
    E anche quando, nel 2009 Gianluca Iannone, fondatore e presidente dell'associazione, è stato condannato a 4 anni per aggressione ai danni di un carabiniere in borghese. Sempre Iannone, insieme ad altri membri di CasaPound, aggredì a Viterbo il giornalista Filippo Rossi. Nel 2012 Alberto Palladino, dirigente di CasaPound Italia del IV Municipio di Roma, fu condannato a 2 anni e 8 mesi per l'aggressione ad alcuni esponenti dei Giovani Democratici.

    E poi il gran finale:
    << … come gruppi di maggioranza dell’amministrazione di questo comune non possiamo accettare che sul nostro territorio intervengano gruppi non autorizzati con l’unico intento di provocare e cercare lo scontro … >>.
    Esattamente quello che e` stato affermato dalle sezioni ANPI e dai comitati NOTAV a riguardo della manifestazione di CasaPound.
    Avremmo desiderato che questa dichiarazione fosse stata concretamente applicata giovedì 28 luglio, ma contro i veri provocatori. Invece queste parole sono state rivolte contro le forze antifasciste che le hanno messe in pratica impedendo una manifestazione razzista e anticostituzionale.





    Il Comitato NO-TAV di Alpignano
    notavalpignano@yahoo.it

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  9. "I cittadini hanno diritto di riunirsi PACIFICAMENTE e senz'armi..."
    Appunto....
    Allora perché ignari cittadini si dovrebbero trovare in mezzo a nuvolette piccanti (se pur per mancate spaghettate)o insulti contro le forze dell'ordine che sono li per fare il loro lavoro? Si tratta di manifestazione pacifica aggirare gli spazi preposti e andare ad inveire contro le fazioni opposte rischiando di scatenare una rissa? Mi chiedo se i fini seppur più etici e meritevoli di un gruppo rispetto a quelli di un altro, diano il diritto a forme violente che ad altri non sarebbero tollerati.
    La violenza va SEMPRE combattuta e non puo' essere tollerata, qualunque essa sia, qualunque sia lo scopo, poco importa quale sia il gruppo e quali siano le intenzioni....
    Se io fossi parte attiva di un gruppo e credessi fermamente nelle ragioni dello stesso sarei la prima a PRETENDERE dallo stesso che venga rispettata in toto proprio la frase della costituzione che solertemente avete citato.
    Come cittadino rivendico il diritto a spostarmi per strada liberamente anche durante una manifestazione (magari proprio per capire??) senza dover avere paura che qualcuno si "faccia giustizia da solo".
    Qui non si discute sulle intenzioni, nè tantomeno ci si sta schierando da una parte o dall'altra come nei commenti sembra si voglia far credere, ma sulle modalità utilizzate. La mia liberta' di cittadino (anche a manifestare) non dovrebbe finire dove comincia quella del mio vicino? Almeno cosi dovrebbe essere per sedicenti pacifisti....
    S.

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  10. Comunicato stampa A.N.P.I.10 agosto 2016 alle ore 01:08

    A più di una settimana dalla mobilitazione antifascista di Alpignano, come Forze Antifasciste ma anche come semplici cittadini cui stanno a cuore i principi nati dalla Resistenza, ci sembra doveroso fare alcune riflessioni in merito alla giornata e al dibattito pubblico che da questa si è sviluppato.
    Senza ripeterci, diamo alla giornata una valutazione assolutamente positiva, nei numeri, nei contenuti e nelle pratiche. Senza retorica ci sembra il caso di ripetere che l'antifascismo non è una nozione storica né un dato astratto. L'antifascismo è pratica quotidiana e concreta, da applicare alle nostre vite e ai nostri ragionamenti, da praticare in strada, metro per metro impedendo anche fisicamente che il fascismo rinasca e abbia spazio.
    Ci dà gioia e speranza trovare nelle piazze come quella di Alpignano molti giovani attivi e disponibili, con i quali siamo sicuri sia possibile continuare il nostro quotidiano lavoro che come Antifascisti cerchiamo di portare avanti. Ci è piaciuto ritrovare molti amici e militanti del locale Comitato NoTAV, che hanno saputo guardare oltre la lotta ambientale per ritrovarsi nei comuni valori della lotta antifascista. Abbiamo inoltre conosciuto validi rappresentanti istituzionali dell'opposizione consiliare di Alpignano che si sono spesi in prima persona per sollevare il problema e mobilitarsi insieme a noi.
    Restiamo perplessi invece dal comunicato di Alpignano SiCura, in cui si narra di una giornata molto diversa da quella che abbiamo vissuto insieme.
    Precisiamo alcune cose, visto che forse chi vive ad Alpignano e scrive non è al corrente:

    • L’A.N.P.I. di Bussoleno-Foresto-Chianocco è venuto a conoscenza del presidio fascista di CasaPound il martedì sera e da quel momento si è mobilitato per evitare che potessero agevolmente occupare Piazza caduti.
    • Scopre il mercoledì mattina che il presidio era autorizzato dalla questura e che il sindaco (espresso dalla vostra coalizione) ne era a conoscenza da molto prima.
    • Chiede dunque nella giornata di mercoledì presentandosi di persona in veste di associazione istituzionale sia in questura che in prefettura, che venga revocata l'autorizzazione al presidio, vista la chiara matrice fascista, il luogo scelto e il tema delicato e difficile dell'accoglienza. La risposta lascia allibiti: “tutti hanno il diritto di manifestare, anzi se volete manifestare anche voi ne avete diritto ma siete oltre i termini di legge dei preavvisi (36 ore di anticipo)”.
    • Nonostante il diniego decide comunque di convocare il presidio in Piazza Caduti alle 20.
    • Giovedì senza che l'A.N.P.I. venga coinvolta, il presidio di Casapound viene spostato in Piazza Girolina dove ha sede la casa di accoglienza dei primi profughi ospitati in città e dove trova sede una importante lapide posta dal C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale).
    • Giovedì sera l’A.N.P.I. ritiene dunque opportuno e naturale convocare la contromanifestazione in Piazza Girolina alle 17, coi i propri corpi, con le bandiere dell'A.N.P.I., a difesa della memoria, in sostegno all'accoglienza, contro i fascisti di Casapound.
    • Il seguito della giornata, riassunto già in una precedente comunicazione con una puntuale cronaca, non lo ripetiamo.

    A questo punto leggendo le vostre righe ci chiediamo, voi dove eravate?
    Quando i fascisti per settimane scorrazzavano liberamente per le strade di Alpignano o al mercato a raccogliere firme contro i migranti. O ancora quando hanno chiesto la piazza ed il "diritto" a manifestare al "vostro sindaco"?
    Con un sorriso vi auguriamo di non dovervi mai trovare dall'altra parte della barricata. Vi auguriamo invece se dovesse capitarvi di dover fuggire da una guerra o dalla povertà di non incontrare dei fascisti o dei razzisti e neanche persone come voi che pensano in modo egoista a discapito dell'uguaglianza e della solidarietà.
    Non preoccupatevi, non dovete dissociarvi, non ci siamo mai associati né mai lo faremo.
    A.N.P.I. sez. "G. Peirolo - F. Ferrario" Bussoleno-Foresto-Chianocco


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  11. Allibita ... a chiedere di mantenere ordine nelle manifestazioni si passa per fasciti....
    Riassumendo, perché sono ignorante e voglio capire :
    -Ammesso che dei disordini ci sono stati anche se voi non li avete probabilmente visti
    -Ammesso di essere nel principio concorde con la Vs contro-manifestazione

    State dicendo a me cittadino che una associazione come l'Anpi NON prende le distanze da seppur 2 o 3 violenti che usano la loro bandiera per creare disordini? Mi state dicendo che l'ANPI APPOGGIA queste forme violente, che le giustifica e che le ritiene diverse, giustificate/giustificabili ai fini di valori come UGUAGLIANZA E SOLIDARIETA'? Davvero?
    Mi state infine dicendo che io cittadino che quando venivano raccolte le firme contro i migranti ho scelto di manifestare la mia opposizione NON FIRMANDO (ecco dov'ero) .. PENSO IN MODO EGOISTA A DISCAPITO DI UGUAGLIANZA E Solidarietà? Mi state dicendo che ho mal interpretato la nostra forma di Democrazia che prevede di esprimere la propria opinione attraverso il proprio voto ?
    Mi state infine dicendo che quando questi rifugiati arriveranno troveranno persone di Bussoleno, Chianocco etc. ad accoglierli, presenti, partecipi, impegnati al loro/nostro fianco in prima persona per farli sentire a casa e lavorare tirandovi su le maniche per creare una vera integrazione giorno per giorno?
    Perché per creare integrazione e pace ci si tira su le maniche e si lavora in silenzio.

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  12. Io penso di vivere in una democrazia, se solo ne avessi il dubbio cercherei la rivoluzione. Credo nella democrazia, nella giustizia e ringrazio tutti coloro i quali si sono battuti in ogni tempo ed in ogni luogo. La libertà e la democrazia sono diritti universali, patrimonio indivisibile dell'umanità, non appartengono ad un gruppo o ad un luogo.
    La democrazia non è un diritto acquisito ogni giorno dobbiamo lottare per la sua difesa, ed io penso che questo passi attraverso LA DIFESA DELLA LEGALITA' e del diritto costituzionale.
    Vorrei difendere la democrazia attraverso il rispetto della legalità e dei loro rappresentanti istituzionali.
    Vorrei difendere tutti coloro che vogliono esprimere un'opinione anche se diametralmente opposta alla mia.
    Non è che togliendo il diritto ad esprimersi vincerò la mia battaglia. La vittoria delle legalità e della democrazia avverrà nel confronto nelle nostre case, nelle scuole, nelle sedi istituzionali e di partito, anche sul lavoro.
    Allora avremo vinto non perché avremmo impedito la divulgazione di un pensiero ma il suo radicarsi nelle nostre menti.
    Questo per me è il senso profondo della libertà e della democrazia, il testamento di chi ha lottato fisicamente per garantirmi ciò di cui oggi godo ma credo debba passare solo attraverso il rispetto della legalità e delle istituzioni.

    G.B.

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  13. Un cittadino qualsiasi11 agosto 2016 alle ore 02:17

    Casco nella trappola di prendere parte a questa discussione …
    Ho detto trappola, perché credo che l’esercizio dialettico sulla tolleranza delle idee e libertà di espressione (che apparentemente ispira questo dibattito) poco abbia a che vedere con la causa scatenante. Stiamo parlando di massimi sistemi quando l’obiettivo del comunicato era semplicemente criminalizzare i NOTAV.
    Spero che questo tema sia in futuro analizzato da qualcun altro; in questo momento vorrei rivolgermi a G.B. nell’unico spirito della discussione che mi interessa: il confronto.

    Da quando e` cominciato il tormentone in atto, appare frequentemente (presentata in diverse forme) la frase “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire”.

    Tutti la attribuiscono a Voltaire, anche se lui non l’ha mai pronunciata. La scrittrice Evelyn Beatrice Hall ha avuto la malaugurata idea di mettere tra virgolette l’espressione «I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it », farina del suo sacco, in due pubblicazioni dedicate a Voltaire. Le virgolette hanno indotto i lettori a pensare che l’autore della frase fosse il filosofo, e a nulla è servita la smentita scritta da Miss Hall stessa nel 1939.
    E` vero, non c’entra con il blog, ma e` un ottimo esempio di come le bufale galoppano più veloci di qualunque tentativo di correggerle. E questo invece riguarda questo blog.

    Questa frase ha fatto nei secoli più vittime dell’uragano Katrina, almeno a livello intellettuale. Non ci sono indagini in proposito, ma probabilmente è una delle massime più citate nei commenti su Facebook. Il popolo della rete sembra però ignorare che ai tempi di Voltaire la cerchia di persone a cui era consentito esprimere un’opinione era molto ristretta, e la "soglia" qualitativa molto alta.
    Nel concetto di idea di Voltaire non era assolutamente contemplata la negazione del pensiero costruttivo, come l’ idea di fascismo, razzismo, xenofobia … Queste non sarebbero state minimamente considerate.
    L’idea di tolleranza non può che partire da un “minimo etico” e ovviamente, non può non essere che reciproca, ma non può ammettere nell’interlocutore idee di sterminio o altri abomini, che pertanto nessuno può consentire di dire a qualcun altro. Se infatti si deve essere tolleranti coi tolleranti, viceversa non si può essere che intolleranti con gli intolleranti.

    Ma cosi vanno le cose: la si enuncia con grande enfasi e magnanimità tutte le volte che si fa mostra di elegante tolleranza nei confronti del proprio avversario.
    Risulta essere tanto pregna di un fair play vanitoso quanto destituita di senso logico se ci si ferma a pensare che, se concediamo al nostro avversario la libertà di poter dire tutto, anche l’intenzione di uccidere, noi o altri, egli da un lato lo farebbe di già e molto prima che noi ci immolassimo per consentirgli di dirlo, oppure lo farebbe col nostro consenso.
    Se G.B. estendesse la sua mentalità conciliante a situazioni di conflitto (presenti o passate), dovrebbe accettare di buon grado il fondamentalismo dell’ ISIS (nel rispetto delle convinzioni altrui).
    Avrebbe tollerato le esecuzioni sommarie dei neri da parte del Ku Klux Klan (per rispettare la diversità di opinioni).
    Negli anni 1940-45 avrebbe denunciato gli ebrei mandandoli alle camere a gas (per la difesa della legalità).
    E prima ancora avrebbe dovuto accettare l’ Ausmerzen in obbedienza al programma di stato tedesco.

    Ma no, non credo … Avrebbe anche lui lottato contro l’ingiustizia.
    Allora quando si parla di rispetto di idee avversarie, si deve innanzitutto prendere in considerazione l’ etica di queste.

    La pratica di non contrastare mai attivamente l’ingiustizia, alla lunga non si distingue come elemento di supremazia democratica, ma piuttosto di qualunquismo.


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  14. Sono tra quelli che hanno votato SiAmo Alpignano per la presenza di persone NOTAV che stimo da sempre per le idee, l’onestà con la quale le sostengono, la loro attività in favore di Alpignano, la loro coerenza.
    Sono costernato nel constatare che la loro presenza in lista è stato un espediente elettorale.
    State buttando nel cesso quello che avete sostenuto con tanta forza durante la campagna elettorale : il valore della trasversalità, del confronto delle idee, il rispetto del pluralismo … E io vi avevo creduto!
    Siete come tutti gli altri: usate le persone e le buttate via quando non vi servono più.
    Sono veramente pentito di avervi dato il mio voto. Un errore che non farò mai più.
    Scusate se rimango anonimo: mi fate paura.

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  15. A me sembra che la polemica sulla presunta violenza di giovedì 28 non c’entri niente. Sinceramente, mi pare un pretesto per risolvere vostre beghe interne.
    Avete usato i NOTAV nelle vostre liste per prendere voti e adesso li volete scaricare. Alla faccia del rispetto della pluralità di idee.
    Potrei anche capire l’opportunità politica, ma almeno non riempite il blog con panegirici sulla difesa delle opinioni degli avversari.
    Sono contento di non avervi votato, e di non votarvi mai.

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