mercoledì 4 gennaio 2017

Messaggio di fine anno del sindaco Oliva


Cari alpignanesi,
Sono da sei mesi alla guida di questa amministrazione, che per la prima volta nella storia di Alpignano ha una connotazione “civica”. Una svolta, per questo paese.
In questi mesi, ho tentato di consolidare la conoscenza della macchina amministrativa e di mettere in ordine le numerose questioni da affrontare, che dal 2017 caratterizzeranno la nostra agenda politica.
Vi assicuro che non è passato un solo giorno, in cui non abbia dovuto trovare una soluzione ai piccoli e grandi problemi che hanno i cittadini e che ha il nostro territorio. Non c’è stato un solo giorno in cui non mi sia seduto nell’ufficio del Sindaco, perché ho dovuto imparare tante cose di questa complessa macchina.
Abbiamo iniziato questa avventura con un evento imprevisto, ovvero l’apertura di una grande comunità di migranti, che ha richiesto un grande impegno alle nostre strutture; abbiamo evitato il rischio di dover chiudere un altro plesso scolastico, che avrebbe avuto gravi ricadute sulle famiglie, abbiamo fronteggiato una alluvione, abbiamo avviato un progetto di rilancio del commercio, stiamo seguendo gli eventi per offrire momenti di svago alla città, ma con grande oculatezza nell’impiego delle risorse.
Con questo nuovo anno, però, viene il tempo di pensare anche ad altro.
Abbiamo iniziato il lavoro di analisi del bilancio, per far sì che ogni investimento produca un ritorno ai cittadini, non necessariamente economico, ma di benessere, di immagine, di qualità della vita.
Ora è il momento di avere coraggio. Vanno fatte scelte in base a una visione sul lungo e lunghissimo periodo, soprattutto se si parla di temi quali lo sviluppo e la riqualificazione urbana, che sono tra loro correlati.
Dal ciclo dei rifiuti alla gestione delle risorse energetiche, dall’artigianato specializzato a un progetto di scuola nuova, dalla valorizzazione delle competenze professionali alla cura del tessuto edilizio, alla difesa di patrimoni e di beni naturali inestimabili.
Bisogna recuperare il concetto di comunità, per sfruttare tutte le potenzialità dei sistemi di cooperazione, dal lavoro alla cura e alla tutela delle fasce deboli. Ci pare quindi fondamentale rafforzare la rete dei rapporti tra persone, per rendere sostenibile la cura degli anziani, dei bambini e dei portatori di disabilità, senza dimenticare i giovani.
Allora vogliamo chiudere questo anno, caratterizzato purtroppo anche da terribili sciagure, con una visione più ottimistica: impegnarsi attivamente per migliorare i servizi e avviare una seria programmazione delle attività più urgenti, quali le manutenzioni scolastiche, la cura del verde, la sistemazione delle strade, il recupero dei rifiuti.
A nome mio, degli assessori, dei consiglieri e di tutta l’amministrazione auguro un felice 2017.

BUON 2017 DA TUTTI I COMPONENTI DEL PROGETTO CIVICO DI SIAMO ALPIGNANO E DI ALPIGNANO SICURA 
con le parole di Gianni Rodari:

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

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