martedì 30 gennaio 2018

L'aula storica si arricchirà della donazione della signora Piera Rocco

Il progetto di valorizzazione dell’aula storico-museale rientra tra i nostri obiettivi di promozione del nostro territorio e delle sue eccellenze. L’aula è costituita da cattedra, banchi e armadio risalenti agli anni '30 del Novecento, oltre a cartine geografiche, libri e accessori d’epoca: materiale che l’attuale maggioranza ha intenzione di riqualificare, ricollocandolo presso i locali del Movicentro (che nelle nostre intenzioni diventerà il secondo polo culturale alpignanese dopo l’ex Opificio Cruto) e rendendolo quanto più usufruibile dal pubblico, a partire dagli studenti e dagli insegnanti delle scuole alpignanesi.
L'aula storico-museale nella sua precedente collocazione (Scuola Gramsci)

Per tutte queste ragioni siamo particolarmente grati nei confronti della signora Piera Rocco, ex insegnante di Alpignano, che nelle scorse settimane ha donato al Comune di Alpignano ulteriore materiale che andrà ad arricchire la collezione dell’aula museale. Si tratta di 34 quaderni di scuola elementare di sua proprietà risalenti al quinquennio tra il 1944 e il 1949, un periodo di profondi cambiamenti sociali e politici nel nostro Paese. A corredo di ciò, la signora Rocco ha donato al Comune anche un breve memoriale di quel particolare periodo, tra la fine della Seconda Guerra mondiale e la nascita della Repubblica Italiana. “Siamo profondamente grati alla signora per la sua donazione”, commenta l’assessore all'istruzione Maria Luigia d’Abbene, che si è occupata personalmente della vicenda. “Come amministrazione è nostro desiderio puntare sulla conservazione della memoria storica, cercando di trasmetterla e renderla quanto più disponibile alle nuove generazioni”.

Come reso noto dalla Giunta comunale, questa donazione rientra tra quelle “di beni mobili di modico valore” previsto dal Codice Civile, e pertanto non comporta alcuna spesa da parte del Comune di Alpignano. Lo stesso è previsto dal nuovo regolamento comunale su donazioni e sponsorizzazioni (con riferimento particolare all’art. 17, “beni e servizi di modesta entità”) approvato l’anno scorso dal Consiglio proprio per favorire e facilitare acquisizioni di questo tipo. Beni di poco valore sulla carta, ma di grande rilevanza storica.

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