mercoledì 18 maggio 2016

QUEL CHE RESTA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Gianni Brignolo, da solo sui banchi dell'opposizione, il 29-04-16

In circa due settimane si sono svolti gli ultimi brandelli di Consiglio Comunale, prima della chiusura definitiva dei lavori di questa maggioranza, in attesa dei risultati elettorali.
Due consigli in cui, per legge, non è stato possibile presentare delle interrogazioni, per cui molti dei nostri quesiti sono rimasti senza risposta. Ad esempio ci sarebbe piaciuto sapere quanto è stato speso per le sole spese di riscaldamento del Movicentro, data la propagandata riduzione delle utenze pubbliche, oppure come mai è appena stata ristrutturata la copertura della scuola Rodari, spendendo circa 155.000 euro, senza provvedere alle altre magagne che ora renderebbero l’edificio inagibile; oppure ci sarebbe piaciuto sapere se il Cidiu ci ha restituito 328.000 euro di non dovuto adeguamento Istat, oppure perché non sono state concluse le opere del sottopasso del Movicentro, previste per novembre 2015. Ma per avere queste risposte dovremo aspettare ancora un po’ …
Il 29 aprile 2016 si è svolto un Consiglio Comunale in cui l’unico presente nei banchi dell’opposizione era Gianni Brignolo. Si deliberava su argomenti piuttosto importanti, quali i regolamenti dello Iuc (Imu Tasi e Tari), oltre che su alcune integrazioni al Piano Regolatore e, piuttosto cruciale, sulla convenzione con Cissa per i servizi sociali. Evidentemente i due grandi partiti di opposizione non avevano interesse a entrare nel merito, a dimostrazione che i guai di questa nostra martoriata città interessano solo a un progetto civico.
Due settimane dopo, il 12 maggio 2016, si è svolto invece l’ultimo consiglio, in cui si è discusso prevalentemente del bilancio. Tema cruciale, visto che è l’eredità di questa amministrazione a chi eventualmente dovesse subentrare, tra poco.
Qualcuno in più si è visto sulle sedie dell’opposizione, ma per noi non è stato possibile discutere di questo fondamentale argomento. Il nostro consigliere Brignolo, come professionista, ha dichiarato un “conflitto di interessi” su uno dei temi in discussione, chiedendo di stralciare questo tema e discuterlo separatamente, in modo da avere la possibilità di assentarsi. Ma la maggioranza, che ha spesso dimostrato la sua difficoltà a mettersi in discussione, ha negato questa possibilità con un solenne e unanime voto contrario. Così Alpignano SiCura non ha potuto partecipare alla discussione sul bilancio. Non che sarebbe servito a qualcosa, data la straordinaria compattezza della maggioranza; ma qualcosa da dire l’avremmo avuto.
Un argomento che richiederebbe lunghe disamine si è quindi liquidato in quattro e quattr’otto, da una maggioranza ben preparata. Talmente preparata che il gran finale ha potuto dimostrare in che modo la maggioranza ha sempre ratificato le delibere portate in discussione.
All’ultimo punto dell’ordine del giorno bisognava approvare la relazione conclusiva del piano di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie per l’anno 2015. Un atto dovuto, che dopo vari palleggi con una Corte dei Conti esasperata dall’inconsistenza delle azioni svolte, è finalmente approdato in Consiglio.
Peccato che prima della discussione noi non avessimo ricevuto la relazione, perché non era tra i documenti messi a disposizione dei Consiglieri Comunali: Gianni Brignolo ha chiesto se almeno i consiglieri di maggioranza l’avessero ricevuta, ma il loro imbarazzato silenzio ha fatto pensare che nessuno di loro avesse ricevuto questa relazione, né che avessero un’idea del suo contenuto.
Pur tuttavia, ESSI HANNO VOTATO A FAVORE.
Questo è quello che si chiede a un consigliere? Di votare “si” a prescindere? E i consiglieri perdonano sempre le défaillance?
Ma si sa ormai, dopo cinque anni, che questa giunta ha trasformato il principale organo politico della città in un semplice strumento di ratifica, annullando completamente i presupposti per un confronto politico e rendendo scontato l’esito di ogni atto.
Almeno chi giudica le opposizioni “complici” dei fatti, speriamo possa capire da questi ultimi resoconti quale sia stata la dialettica tra maggioranza e opposizione in questi cinque anni: un continuo sforzo a cercare di avere delle risposte efficaci e di fare proposte, dall’altra parte un muro.
Questo modo di operare, poco attento ai cittadini, ha causato una grande disaffezione alla politica, che paghiamo tutti oggi quando sentiamo dire “ma tanto siete tutti uguali”… perché noi vorremmo invece poter dimostrare che non è così.

1 commento:

  1. perché la politica comunale non sia la notte dove tutte le vacche sono nere: sosteniamo Alpignano SiCura!

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