Il 10 luglio scorso vi presentavamo il progetto di “un palio in versione spontanea”, in cui amministrazione e cittadini si mettessero in
gioco per fare propria la loro festa patronale. Seppure “in sordina” (come ha
detto qualcuno), il fine settimana che si conclude oggi con il concerto della
filarmonica di Alpignano è stato la manifestazione di questo nostro auspicio.
Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno reso
possibile questo evento: Don Piero Gambino e tutto lo staff della parrocchia San Martino che hanno
coordinato tutti i giovanissimi volontari che si sono impegnati nella locanda,
gli Alpini di Alpignano, i gruppi storici e musicali, gli artisti, gli
artigiani e i figuranti che hanno animato la festa durante tutto il weekend. Ma soprattutto grazie agli alpignanesi, che hanno colto lo spirito della festa. È
stato un piacere vedere tanta partecipazione alle celebrazioni in onore del
santo patrono, dal concerto gospel alla mostra, fino ai giochi con il fuoco di domenica sera. Anche la locanda, da parte sua, ha registrato il tutto
esaurito: tra gli ospiti che hanno potuto godere del buon cibo, c’era anche il
sindaco di Fontaine, Jean-Paul Trovero, al suo primo incontro con la nuova
amministrazione. Hanno preso parte alla festa anche i ragazzi richiedenti asilo
ospiti presso la casa di accoglienza dei missionari della Consolata, che hanno
potuto conoscere gli alpignanesi facendo loro assaggiare i loro piatti tipici. Grazie
anche a tutti i dipendenti comunali che hanno collaborato con il sindaco e la
giunta alla parte operativa della festa, e ai giurati della corsa.
Un ringraziamento speciale non può
che andare ai quattro borghi, che ci hanno permesso di organizzare una corsa
del palio in versione meno competitiva del solito, in quanto per mancanza di
preavviso i borghi stessi non potevano assicurare la presenza dei propri
atleti: in loro rappresentanza hanno prestato le proprie gambe e il proprio
fiato i consiglieri comunali e la giunta, più alcune volenterose cittadine che
hanno sopperito alla mancanza di alcune corritrici. Le squadre, composte
preventivamente, sono state assegnate ai borghi tramite estrazione: primo
classificato è stato il Borgo San Giacomo, con Sandra Costa, Francesco
Talarico, Simona Marculli e Giacomo Bosio; secondo il Borgo Vecchio (Fabrizia
Ferrero, Toni Pennisi, Antonia Bagnato e Fabrizio Dosio), terzo nella corsa ma
primo in quanto ad acqua; terzo il Borgo Talle, guidato da Cosimo Di Maggio e
con Gigia d’Abbene, Giulia Bruno e Peo Barbiani; quarto il Borgo Sassetto, che
però ha potuto vantare tra le sue fila il sindaco Oliva, in staffetta con
Tiziana Garreffa, Lisa Chiaretta e Massimiliano Pirrazzo. Maggioranza e
opposizione hanno dunque corso insieme, diventando metafora vivente di quello
che sono: una grande squadra che “corre per Alpignano”, uniti al di là delle
possibili divisioni politiche.
Se però ai borghi va il grazie sentito del sindaco Oliva “per
aver accettato questo compromesso transitorio”,
ad essi vanno anche rivolte alcune scuse: l’organizzazione,
infatti, non è stata priva di pecche, tra le quali va segnalata la disposizione non ottimale degli stand dei borghi, che rispettava l’assetto “tradizionale”
(lungo via Matteotti), non considerando però che il clou della manifestazione
in questo caso era concentrato in Piazza Parrocchia. Errori che nascono, per
usare le parole del sindaco, dal “coraggio di mettersi in gioco per conoscere
la realtà, per capire la fatica e l’impegno necessari, per dire che il Palio
non è finito. Da oggi, infatti, inizia il percorso di organizzazione per il
Palio 2017, perché gli eventi di successo necessitano di una grande
organizzazione e una lunga preparazione”. Un tempo lungo di cui la nuova
amministrazione non ha potuto disporre non solo per il fatto di essersi
insediata a giugno inoltrato, ma anche perché l’amministrazione precedente
aveva preventivamente avvertito i borghi che quest’anno il palio sarebbe stato
rimandato: di qui le difficoltà incontrate nell’organizzare comunque la
ricorrenza patronale avendo a disposizione un solo mese, quando praticamente tutti i fondi
destinati agli eventi erano già stati utilizzati dalla precedente
amministrazione nei primi cinque mesi dell’anno.
“Sono certo che oltre le
accettabili critiche e polemiche siamo riusciti a suscitare tanti sorrisi”, ha
concluso Oliva. Ed è questo quello che conta nel nostro programma di
riavvicinamento degli alpignanesi alla loro Alpignano.
Alpignano SiCura e SiAmo Alpignano augurano a tutti i concittadini buona festa patronale!
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