venerdì 18 luglio 2014

A TUTTA BIRRA!

A noi italiani (per una volta concedeteci qualche luogo comune) manca proprio la volontà di rispettare le regole. Che ci vadano di mezzo gli altri o la nostra salute, godiamo di questa sorta di insubordinazione, soprattutto quando siamo alla guida dell’auto. Ci piace superare con la doppia striscia le code, bruciare il rosso, ma soprattutto ci piace un sacco andare veloci.
Il problema dell’alta velocità è un fatto molto serio.
Due anni fa, all’approvazione del bilancio, avevamo proposto un emendamento che prevedeva di installare un Vista Red (che scatta foto a chi passa con il rosso) su via Garibaldi, che riteniamo soffra di una viabilità veicolare piuttosto sfrenata. A cominciare da lì, tra l’altro, poiché il problema sussiste in molte altre zone, peraltro prive di marciapiedi e con le uscite delle abitazioni direttamente sulla carreggiata. Pericolosissime se hai bambini piccoli che escono di corsa da casa o vanno in bicicletta.
Tornando al nostro emendamento, il Sindaco non lo accolse, perché disse di non voler “vessare i cittadini”. Ma da che punto di vista si osserva il fenomeno? Vuol dire che la sicurezza dei cittadini vale meno di qualche voto perso perché qualche testa calda vuole passare con il rosso?
In realtà il Vista Red consente di multare chi non rispetta le regole; non è una vessazione. Una vessazione sono le aliquote Imu ai massimi storici, il tranello della Tasi, le rette dell’asilo nido, il vigile urbano a cui è stata assegnata come principale mission (da quella stessa amministrazione che non vuole vessare i cittadini) quella dell’assedio alle zone a disco orario.
Ogni sistema efficace per ridurre notevolmente l’impatto della velocità e dei rischi dovrebbe invece essere accolto con favore dall’amministrazione, e da tutti quei cittadini che tanto con il rosso non passeranno mai, a tutela della vita e dell’incolumità di tutti.
Via Garibaldi rappresenta una situazione potenzialmente molto pericolosa, così come la provinciale in uscita da Alpignano verso Rivoli, dove regolarmente le auto sfrecciano ben oltre i 50 all’ora, superando spesso altri veicoli in situazioni di assoluto divieto e di scarsissima visibilità. Stesso rischio lo si corre percorrendo la variante alla SS 24, la nuova tangenziale a nord di Alpignano. Guai a rispettare i limiti, si rischia un frontale con un veicolo, perché 70 km orari è considerato un limite troppo basso e l’italiano si auto-regola decidendo di andare più forte e superando i lumaconi.
E di situazioni rischiose ad Apignano ce ne sono innumerevoli: i marciapiedi mancano quasi ovunque, e dove ci sono non permettono che due persone si incrocino; non sia mai che una delle due abbia un passeggino, che allora diventa una sfida cavalleresca su chi deve scendere dal marciapiede; di piste ciclabili nemmeno l’ombra; le auto parcheggiano dove vogliono; le fermate dei bus non sono protette, tanto meno quelle dello scuolabus, che si trovano addirittura sulle scarpate. E a un certo punto sono spariti pure i dossi, che almeno facevano rallentare almeno coloro che vogliono molto bene alla propria auto.
Per far fare le strisce pedonali davanti alla scuola Borello e creare un percorso pedonale protetto, che andasse dalla scuola Borello alla scuola Matteotti, tramite semplici dissuasori, si sono dovute raccogliere le firme di 7 classi e si è dovuto aspettare qualche mese, affinché gli uffici tecnici prendessero in considerazione il problema e si organizzassero per un lavoro da niente.
Ci sono tanti piccoli esempi come questo, di cui nessuno si è mai occupato.
Noi crediamo che la sicurezza e l'educazione stradale siano temi che devrebbero essere al centro dell’agenda politica: sicurezza e rispetto di tutti, di chi va a piedi, di chi va in bicicletta, di chi va in auto. Abbiamo ancora un tipo di traffico assai promiscuo e sono aumentati i rischi connessi alla guida: se siete osservatori dei fenomeni vi accorgerete che ormai buona parte degli automobilisti guida guardando più il monitor del proprio cellulare che oltre il parabrezza.
I comportamenti scorretti si stanno moltiplicando, proprio quando dovremmo pensare che l’educazione, il progresso della civiltà, i buoni esempi per antonomasia e le tradizionali buone pratiche dovrebbero ormai aver fatto scuola. Se poi aggiungiamo un fisiologico stato di distrazione e il crescente abuso di alcol, riuscire a tornare a casa indenni dopo un viaggio in auto è come un tempo tornare da una battuta di caccia senza essere azzannato da fiere e serpenti velenosi. Evidentemente l’uomo ha bisogno di stimolare l’adrenalina e in una società come la nostra non ci sono rimasti poi tanti modi…

Però allora siamo sempre lì: questa situazione ci piace o non ci piace, ci va bene o no, decidiamo di convivere con i nostri limiti (tanto non è mica questa la priorità) e i problemi “minori” restano nel cassetto e così ci tocca sempre sbavare di invidia quando ci capita di viaggiare in una città poco più a nord di noi.

3 commenti:

  1. Si, é vero, il post é ricco di luoghi comuni. Tuttavia, la considerazione che aleggia dal suo inizio alla sua fine é: ma a qualcuno gliene importa piú qualcosa di qualsiasi cosa?

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  2. messaggio a tutti gli anonimi: per registrarsi con il proprio nome, quando si invia il messaggio, scegliere nome/Url e identificarsi (anche con uno pseudonimo), almeno sappiamo a chi interessa ancora qualcosa. Anche se siamo pochi, si puo' fare la differenza. Noi di Alpignano SiCura ci mettiamo nome, faccia e molto tempo, ma non siamo ancora abbastanza. Per farcela serve l'aiuto di tutti i cittadini

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  3. Accettato il suggerimento! Non vi preoccupate, tra un anno usciranno fuori tutti quelli a cui veramente "interessa" qualcosa di Alpignano....a scanso di equivoci ........."interessa qualcosa"non è detto nel senso letterario del termine ma voleva significare chi ha qualche interesse personale da voler esaudire. Occhio alle sirene!

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