mercoledì 31 luglio 2013

CHIUSO PER SEMPRE


Alpignano SiCura inaugura simbolicamente il nuovo sottopasso di Via Pietre
E così si chiude il passaggio a livello.
Insieme al passaggio si chiude un pezzo di passato, ma purtroppo il futuro di questa vicenda non si è ancora delineato.
La chiusura del passaggio a livello è un evento importante, perché comporta una radicale trasformazione della viabilità di un paese. L’operazione, con altri esiti, sarebbe potuta veramente essere il fiore all’occhiello di questo biennio di lavoro della nostra amministrazione. Invece come sempre si prendono le decisioni facendo prevalere la realpolitik sull’efficienza e l’intervento che avrebbe generato un grande ritorno politico si sta risolvendo nella solita occasione persa.
Della vicenda si è iniziato a parlare nel maggio dell’anno scorso e solo ora l’assessore inizia a parlare di un ipotetico avvio dello studio di fattibilità (Luna Nuova del 26 luglio 2013): ma lo studio di fattibilità deve essere la premessa di qualsiasi decisione. Noi lo dicemmo già allora.
Ci sarebbe stato tutto il tempo per avviare l’esame costi benefici della realizzazione del sottopasso viario di via Verdi, anche - perché no? – condividendo politicamente delle soluzioni alternative con il Comune di Rivoli. Ma contemporaneamente si sarebbe dovuto dare il via ai nostri uffici tecnici di partire con la realizzazione del sottopasso pedonale di via Pietre.
Era necessario un progetto generale organizzato fin nei minimi dettagli, prima della chiusura. La trasformazione invece avviene in modo non lineare, frutto di passaggi logici mancati, dell’incertezza e dell’indecisione. Ora si naviga a vista, magari iniziando a spendere parte del capitale ottenuto per prendere ancora un po’ di tempo: per dare una veste socialmente accettabile l’hanno chiamata progettazione partecipata.
Ci sarebbe stato tutto il tempo per dare corso a quanto promesso, se chi governa passasse più tempo a pensare alla città che agli scenari elettorali futuri.
Invece ora per un periodo indefinito i cittadini di Alpignano soffriranno di nuovi disagi, di cui non c’era proprio bisogno.
L’operazione è stata condotta in modo scoordinato e casuale, tanto che nessuno ha anticipato in tempo le pesanti modifiche sulla viabilità, in special modo quella pedonale, informando i cittadini residenti in via XXV Aprile che da un giorno all’altro, per andare a piedi ai giardinetti dall’altra parte della ferrovia, con i passeggini e le biciclette, avrebbero dovuto fare un percorso di due chilometri in più, però per un periodo ben definito. E scusandosi per il disagio.
Il sottopasso di Via Pietre non è pronto, purtroppo – come volevasi dimostrare - e non lo sarà per i prossimi mesi; il sottopasso viario resta una proposta che non è nemmeno sulla carta, e buona parte dei cittadini che abitano nella zona non è al corrente di ciò che accade.
Siamo stati messi davanti al fatto compiuto, nonostante da mesi la stessa maggioranza avesse proposto di fare un consiglio comunale aperto per informare i residenti (Consiglio Comunale del 27 novembre 2013).
Forse per l’assessore vale la pena soffrire tutto ciò per portarsi a casa 2.800.000 euro: però per essere dei bravi amministratori bisogna anche avere un progetto politico chiaro e trasparente, senza nascondere la disorganizzazione dietro a cittadini ignari.
La chiusura del passaggio a livello è uno di quei tormentoni che stenterà a chiudersi, finché chi prende le decisioni in questo paese penserà solo a ricadute in termini di equilibri elettorali e non in termini di efficacia e di pubblica utilità.

3 commenti:

  1. ..leggo con piacere il vostro commento al "malgoverno" di Alpignano. In questa vicenda vi sono alcuni aspetti che andrebbero messi in luce:
    1)anche se non vi fossero “malversazioni”..il fatto di aver stipulato un accordo oltre un anno fa - ovvero prevedere progetti che se va bene vedranno la luce tra qualche anno - ha già causato un danno economico ai cittadini..infatti pur tenendo conto di ribassi d’asta in fase di lavori..i costi stimati al 2010/2011 non saranno gli stessi del 2014/2015 ( o anni successivi)..ovvero stiamo già pagando la tassa FS
    2)in questa vicenda di soldi e territorio sottratto ai cittadini vi è un possibile conflitto di interessi tra chi è determinante nell'amministrazione del comune (..e non è il sindaco) e il ruolo di dipendente, di quest'ultimo, nello stesso ente che è interessato protagonista della convenzione (FS).
    E' possibile che i cittadini debbano subire, in forza di questo accordo FS/Comune, un possibile conflitto di interesse???....è possibile che il noto personaggio sia, in qualche modo, "l’amministratore delegato locale" dei possibili interessi FS più che del comune?????

    Gioeramingo

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    1. quello che pare conti, dalle parole del vicesindaco, sono proprio i 2.800.000 euro, poi per che cosa li si utilizzi poco importa. E direi che poco importa anche alle ferrovie, tant'è che li elargiranno anche se il comune non eseguirà le opere previste dalla convenzione.

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  2. Sicuramente un nuovo spunto per riflettere per noi alpignanesi e per quello che sta capitando. Sta passando il tempo e oltre a non vedere finite le opere precedenti non c'è un'idea o un qualcosa che questa amministrazione abbia fatto suo. Altro che farina del proprio sacco, qui c'è solo il rimasuglio della farina dei sacchi vecchi. Anche il contributo Fs è un refuso di vecchi accordi. Ma se questa amministrazione "toppa" l'investimento andiamo tutti con il "sedere a mollo" (piscina, movicentro, castello, villa govean, scuola borello, ex scuola turati, i campi sportivi con le relative coperture, hotel parlapà e poliambulatorio insegnano). Piccolo esempio che proprio per la sua piccolezza la dice lunga sull'amor proprio dei propria città: ma siete più andati alla pista delle bmx voluta dal Consiglio dei ragazzi? E' impraticabile, non siamo riusciti nemmeno a tagliare l'erba.
    Aspettiamo!!!! Aspettiamo!!! Intanto il tempo passa e chissà mai che fra due anni gli alpignanesi si siano dimenticati di tutte queste cose.
    Da due anni a questa parte ogni volta che c'è un problema la risposta che si ottiene è "don't worry, be happy........." per poi vedersi immacabilmente spostare l'asticella dell'arrivo ad una nuova data. I problemi vengono solo rimandati ed intanto si accumulano.
    Certo che pensare di essere sottostare a questo tipo di mentalità e di situazione politica è sufficientemente angosciante.
    Grazie per le informazioni che ci date e per lo spazio che date ai lettori.
    Garibuia

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