La Scuola primaria A. Gramsci (foto Giacomo Bosio) |
Riaprono oggi le scuole del Piemonte: una in più ad Alpignano, dove sabato si è svolta la cerimonia di ri-apertura della Scuola Primaria Gramsci.
La scuola, chiusa dalla precedente amministrazione senza mai fornire una motivazione univoca e chiara, è stata rimessa a nuovo da cima a fondo, incapsulando e poi confinando il cemento amianto delle pareti all'interno di altre pareti. 190 allievi hanno potuto questa mattina fare ritorno all'unico plesso di primaria a nord della Dora. Per quattro anni i ragazzi erano stati distribuiti negli altri plessi, che avevano così dovuto sacrificare molti spazi didattici, come i laboratori e l'auditorium Matteotti - spazi che saranno così recuperati a partire da quest'anno. L'istituto recupera inoltre la biblioteca, i laboratori, l'aula storica e una palestra.
Come spiegato durante la conferenza stampa di sabato mattina, condotta dal Sindaco Oliva e disponibile in video a questo link, del milione di euro stanziato tramite mutuo ventennale, sono stati utilizzati circa 900.000 euro e sono stati realizzati i seguenti interventi:
- Confinamento di tutti i manufatti contenenti amianto (sia all'esterno che all'interno dell'edificio)
- Ristrutturazione totale della palestra
- Sostituzione di tutte le contro-soffittature
- Rinnovamento degli infissi e dei serramenti del piano terra
- Rinforzo strutturale dal punto di vista sismico
- Sostituzione di infissi e serramenti
- Sostituzione della caldaia
- Posizionamento di nuovi corpi illuminanti a risparmio energetico (led)
- Demolizione e smaltimento della casetta del custode.
Il sindaco Andrea Oliva (foto Giovanni Giacomino) |
La Gramsci è solo l'ultimo tassello di tre anni di investimenti sulle scuole, per un totale di più di due milioni di euro: due anni fa la riapertura della Rodari, l'anno scorso l'inaugurazione della scuola-college alla Tallone, per citare i risultati più eclatanti. Non solo: i lavori hanno interessato tutte le scuole, tra sostituzione serramenti, controsoffitti, sanitari, ottenimento certificati di prevenzione incendi e rinforzi antisismici.
"Una politica che non investe sull’istruzione è una politica che sa che dalla diffusione del sapere può solo
perdere", ha affermato l'assessore all'istruzione e al bilancio Maria Luigia d'Abbene. "Al contrario noi poniamo fra i nostri principali obiettivi lo sviluppo dell’istruzione, base della
crescita futura della nostra nazione".
RASSEGNA STAMPA
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